Vestiti a festa
Il cammino di Gesรน รจ giunto a Gerusalemme dove subito รจ emersa la contraddizione nellโaccoglienza della folla che lo inneggia come profeta e quella di chi complotta perchรฉ muoia. Vengono narrate tre parabole nelle quali si mette in evidenza lโattenzione riservata ai profeti e la risposta data alla Parola di Dio di cui sono annunciatori. Nella prima viene delineata la figura del vero credente che, come il figlio inizialmente riluttante, obbedisce facendo la volontร del padre e andando a lavorare nella vigna; il falso credente รจ invece come il primo figlio che solo a parole รจ fedele al padre, mentre nei fatti gli volta le spalle. Nella seconda parabola sโinizia a denunciare il motivo della disobbedienza e le sue conseguenze. Disobbedire significa appropriarsi di ciรฒ che si dovrebbe amministrare. Lโaviditร e lโorgoglio portano al rifiuto dei servi del padrone inviati a raccogliere i frutti e richiamare i vignaioli alla loro responsabilitร . La concupiscenza porta persino ad uccidere. Infine, la terza parabola vede come protagonista, dopo il padre dei due figli e il padrone della vigna a cui viene ucciso persino il figlio, il re che organizza per i suoi sudditi la festa in occasione delle nozze del suo figliolo. Come nella seconda parabola, entrano in scena i servi che sono inviati per invitare alla festa, ma essi ricevono indifferenza, dinieghi, opposizioni e persino atti di violenza.ย
Le nozze sono il simbolo dellโalleanza con Dio che come re buono non desidera altro che condividere la sua gioia nella festa. Le preoccupazioni del mondo, gli affari spengono nei sudditi il desiderio di partecipare alla gioia del loro Signore. Quanta stoltezza cโรจ nel rifiutare la condivisione della gioia, la grazia di Dio, perchรฉ ripiegati su se stessi alla ricerca di surrogati di pace e felicitร . Il rifiuto della grazia di Dio ci imbruttisce, ci rende bestie fameliche che credono di risolvere ogni problema con la violenza.
Dio non si arrende rivolgendo lโinvito a tutti. I discepoli di Gesรน sono inviati al mondo intero perchรฉ tutti possano essere raggiunti dalla parola di Dio che li chiama a fare festa con Lui. La Chiesa accoglie tutti, perchรฉ tutti sono chiamati, cattivi e buoni. Essere nella Chiesa non significa automaticamente partecipare alla festa perchรฉ bisogna vestirsi dellโabito nuovo che il re dร agli invitati. Accogliere lโinvito di Dio, offerto a prescindere dalla provenienza, dai meriti o colpe, dalla mentalitร , dalla cultura, dalla fede professata o non professata, richiede di indossare la veste nuova. Per vivere la festa รจ necessario fare proprie le virtรน di Dio, cioรจ permettergli di rivestirci del suo Spirito affinchรฉ la nostra umanitร , brillando per mitezza, pazienza, benevolenza, misericordia, rifletta la straordinaria bellezza di Dio.ย
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Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!ย ย
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Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

