La santa furbizia
Nella loro durezza le parole di Amos affermano che Dio non รจ insensibile davanti allโingiustizia perpetrata ai danni dei poveri. La forza con la quale il profeta annuncia la condanna dei peccatori traduce lโindignazione di Dio proporzionata alla gravitร delle umiliazioni che i poveri subiscono a causa degli ingiusti. Tali sono i ricchi che tentano di nascondere dietro una parvenza di perbenismo religioso i loro ragionamenti pieni di aviditร e spregiudicatezza.
Non si tratta di errori isolati ma di unโabitudine al male che rende impossibile il perdono. Sicchรฉ, dice Amos, Dio non puรฒ dimenticare il peccato contro i poveri che diventa come coltello girato nella piaga. La stessa determinazione la si trova nella decisione del padrone di cui si narra nella parabola evangelica. Egli, venuto a conoscenza della truffa perpetrata ai suoi danni da parte dellโamministratore, chiede che dia conto del suo operato prima di licenziarlo. La scaltrezza dellโamministratore consiste nel trasformare la giusta punizione per i suoi errori in una opportunitร di riscatto.
La crisi che si viene a creare fa del condannato un salvato. ร avvenuta una conversione. Per quellโuomo i debitori non sono piรน oggetti da sfruttare e su cui speculare, ma persone di cui conquistare lโamicizia e la simpatia. Il cambiamento dellโamministratore rivela la positivitร dellโeffetto educativo della punizione. Il funzionario passa dallโessere biasimato allโessere lodato. La conversione consiste nel cambiamento di mentalitร che determina un nuovo stile di relazione con gli altri.
Lโamministratore della parabola rappresenta chiunque comprende che รจ giunto il tempo nel quale non deve piรน pensare solo a sรฉ stesso e al proprio profitto ma si deve impegnare in rapporti umani piรน forti e maturi. Prima della conversione lโamministratore col suo atteggiamento contribuiva a creare povertร , dopo, riscattatosi dalla logica dellโaviditร , si fa strumento di liberazione per i poveri affogati dai giochi di potere commerciale ed economico per restituire loro la dignitร .ย
Siamo amministratori di una ricchezza che non รจ nostra ma ci viene affidata affinchรฉ ne possiamo disporre per creare e rinsaldare legami di fraternitร nella solidarietร . I titoli, gli onori, la ricchezza materiale sono destinati a finire e arriva prima o poi il momento nel quale dovremmo rendere conto del nostro operato. ร opportuno che quotidianamente ci poniamo davanti a Dio per esaminare la coscienza, riconoscere di essere peccatori ma anche trovare ispirazione nel vangelo per essere creativi nel bene. San Paolo, scrivendo al suo discepolo Timoteo, suggerisce di elevare le mani per pregare affinchรฉ tutti possano salvarsi ed entrare nella comunione della Chiesa. Quando si agisce seguendo solo la propria volontร si alzano mura dโincomunicabilitร che dividono, contrappongono e disperdono le persone. La preghiera, fatta con gli stessi sentimenti di Cristo che รจ morto ed รจ risorto per riconciliarci tutti con Dio, abbatte ogni barriera e permette di costruire ponti di comunione e di solidarietร tra fratelli.
Signore Gesรน, dona ai tuoi discepoli la saggezza del cuore perchรฉ, rinunciando allโorgoglio e allโaviditร , possiamo cogliere lโopportunitร che ci รจ offerta per i meritati castighi di investire tutto sullโamicizia fraterna. Cโ insegni a non fermarci alla critica e al giudizio del disonesto ma ad imitare la sua creativitร , non per speculare, ma per imparare a finalizzare le rinunce al bene superiore della comunione fraterna. Donaci la โfurbiziaโ dello Spirito non per accumulare beni caduchi, ma per accrescere il legame di amore con i fratelli e in questo modo garantirci, con la vita eterna, i beni che non periscono. Signore Gesรน, insegnaci ad essere buoni amministratori dei carismi dei quali ci fai dono perchรฉ possiamo servirti in modo lodevole e degno rimanendo fedeli alla missione che affidi ad ogni battezzato di essere nel mondo segno della bontร misericordiosa di Dio. Liberaci dalla tentazione di confidare in noi stessi e purifica il nostro cuore dallโipocrisia. La tua Parola formi le nostre coscienze per poter discernere tra le seduzioni del mondo, che incita alla vanagloria e allโopportunismo, e i consigli dello Spirito che invece suggerisce sentimenti, parole e azioni che alimentano la speranza, accrescono la fede e concretizzano la caritร .
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]




