don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 18 Marzo 2023

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Sabato della III settimana di Quaresima

Os 6,1-6   Sal 50  

O Dio, nostro Padre,

che nella celebrazione della Quaresima

ci fai pregustare la gioia della Pasqua,

donaci di contemplare e vivere

i misteri della redenzione

per godere la pienezza dei suoi frutti.

Per il nostro Signore Gesรน Cristo, tuo Figlio, che รจ Dio, 

e vive e regna con te, nellโ€™unitร  dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.

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Dal libro del profeta Osรจa Os 6,1-6

Voglio lโ€™amore e non il sacrificio.

ยซVenite, ritorniamo al Signore:

egli ci ha straziato ed egli ci guarirร .

Egli ci ha percosso ed egli ci fascerร .

Dopo due giorni ci ridarร  la vita

e il terzo ci farร  rialzare,

e noi vivremo alla sua presenza.

Affrettiamoci a conoscere il Signore,

la sua venuta รจ sicura come lโ€™aurora.

Verrร  a noi come la pioggia dโ€™autunno,

come la pioggia di primavera che feconda la terraยป.

Che dovrรฒ fare per te, รˆfraim,

che dovrรฒ fare per te, Giuda?

Il vostro amore รจ come una nube del mattino,

come la rugiada che allโ€™alba svanisce.

Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti,

li ho uccisi con le parole della mia bocca

e il mio giudizio sorge come la luce:

poichรฉ voglio lโ€™amore e non il sacrificio,

la conoscenza di Dio piรน degli olocร usti.

Fede evanescente

Lโ€™ipocrita presume di poter ingannare Dio pronunciando parole che solo allโ€™apparenza esprimono la fede ma che in realtร  nascondo ben altre intenzioni. I riti possono essere forme stereotipate di devozione a cui non corrisponde un cuore veramente desideroso di fare la volontร  di Dio. Quella di Osea รจ una lamentela nella quale Dio si sente preso in giro come se gli risultassero graditi gli elogi e le lodi. Piรน che le forme esteriori Dio guarda lโ€™interioritร  dellโ€™uomo e il suo impegno nel mettere in ogni opera la misericordia. Allโ€™esterioritร , spesso accompagnata dallโ€™ostentazione di forme di religiositร  tuttโ€™altro che sobrie, Dio preferisce lโ€™intimitร  e la semplicitร  grazie alle quali piรน direttamente la grazia divina raggiunge il cuore dellโ€™uomo e lo trasforma. La grazia di Dio non si conquista a suon di parole ma accogliendo con umiltร  la parola del perdono per offrirla a propria volta ai fratelli. Lโ€™amore a Dio che si ferma alle sole attestazioni verbali รจ come rugiada che svanisce al primo sole. Una fede devozionale, fatta di riti tradizionali, che esclude lโ€™incontro con la Parola e la caritร  fraterna oltre ad essere inutile รจ anche dannosa perchรฉ non fa crescere chi la pratica o addirittura lo fa regredire sul piano spirituale e umano.

+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 18,9-14

Il pubblicano tornรฒ a casa giustificato, a differenza del fariseo.

In quel tempo, Gesรน disse ancora questa parabola per alcuni che avevano lโ€™intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 

ยซDue uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e lโ€™altro pubblicano. 

Il fariseo, stando in piedi, pregava cosรฌ tra sรฉ: โ€œO Dio, ti ringrazio perchรฉ non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adรนlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedoโ€. 

Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: โ€œO Dio, abbi pietร  di me peccatoreโ€. 

Io vi dico: questi, a differenza dellโ€™altro, tornรฒ a casa sua giustificato, perchรฉ chiunque si esalta sarร  umiliato, chi invece si umilia sarร  esaltatoยป.

Lasciarsi amare senza vergogna

La differenza tra i due uomini che salgono al tempio a pregare non consiste nei loro meriti o nelle loro colpe, ma nel riconoscersi peccatore e bisognoso della misericordia di Dio. Il fariseo, stando ritto con il petto in fuori, si rivolge a Dio alla stessa stregua di chi si mette davanti allo specchio vantandosi orgogliosamente delle proprie opere buone. Lโ€™uomo, presuntamente religioso, non si accontenta di esaltare sรฉ stesso ma, per apparire il migliore, si paragona al pubblicano e lo disprezza credendo di uscire vincitore dal confronto. In realtร  ritorna a casa sconfitto perchรฉ Dio non guarda lโ€™apparenza ma il cuore. Il Signore gradisce la preghiera del pubblicano perchรฉ nel suo cuore, al contrario di quello del fariseo, cโ€™รจ spazio per lui.

Il disprezzo, che il fariseo ha nei confronti del fratello, rivela il peccato di orgoglio che tenta di nascondere attraverso la preghiera di ringraziamento e lโ€™elenco delle buone opere. Cosรฌ facendo egli si scherma impedendo alla grazia di Dio di giustificarlo. Del pubblicano non sappiamo nulla se non ciรฒ che ci accomuna, ovvero il fatto di essere peccatore. La sua preghiera umile ci offre un esempio di stile di vita. Davanti a Dio non รจ necessario fare lโ€™elenco nรฉ dei meriti nรฉ delle colpe, ma bisogna starci come ci si espone ai raggi del sole per goderne i suoi benefici.

La vita si gioca sullโ€™umiltร  di spogliarsi della vergogna e lasciarsi amare! 

Leggi la preghiera del giorno.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna