don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 18 Luglio 2021

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

Missione compiuta?

La pagina evangelica di questa domenica riprende il racconto dellโ€™invio missionario degli apostoli. Tra lโ€™inizio dellโ€™esperienza della missione e la sua conclusione, la narrazione inserisce un intermezzo nel quale si descrive il martirio di Giovanni Battista. Questo racconto ad incastro intreccia il tema della missione con quello della testimonianza che giunge fino al punto di perdere la vita a causa del vangelo. Il narratore non racconta solamente una cronaca ma, giocando con la tecnica della dissolvenza delle immagini, legge lโ€™attivitร  dei missionari in controluce con il martirio del Battista. In tal modo intende preparare il lettore ad entrare nella logica di Gesรน, quella stessa che il Maestro vorrebbe far passare attraverso il suo insegnamento, in parole e gesti.ย 

Dopo una prima esperienza di missione in autonomia, gli apostoli si riuniscono attorno a Gesรน per raccontagli ciรฒ che รจ accaduto, il loro contatto con la gente, il modo con il quale hanno affrontato le difficoltร , gli effetti della loro predicazione e magari hanno anche esposto le loro idee o strategie per divulgare il vangelo anche oltre i confini.ย 

La replica di Gesรน รจ lโ€™invito ad andare con lui in disparte, in un luogo deserto, loro soli, per riposare. Il narratore spiega il senso dellโ€™iniziativa alludendo alla preoccupazione che Gesรน ha per i suoi apostoli che si erano gettati a capofitto nella missione al punto di non avere il tempo per mangiare.ย 

Chi non mangia rischia di venir meno lungo la strada. Lo stesso pericolo lo corrono coloro che si lasciano prendere dal lavoro e corrono il serio pericolo di esaurirsi. Tuttavia, vi รจ unโ€™insidia piรน pericolosa che minaccia lโ€™attivitร  missionaria e che la vanifica; si tratta dellโ€™autoreferenzialitร  e del narcisismo spirituale. Gli apostoli, che sono stati inviati in missione, sono andati a due a due misurandosi con le loro forze senza la presenza fisica di Gesรน. Investiti del suo stesso potere hanno operato e insegnato. Nel lavoro puรฒ affacciarsi e farsi sempre piรน spazio lโ€™idea di contare solo su sรฉ stessi e dare per scontato il fatto di essere testimoni e prolungamento nella storia dellโ€™azione salvifica di Dio. La tentazione di sostituirsi a Dio รจ una minaccia sempre attuale sulla quale abbiamo bisogno di verificarci costantemente. Partecipare allโ€™unica missione di Cristo e fare esperienza in prima persona della potenza del Vangelo non significa raggiungere una competenza tale da giustificare la pretesa di sostituirsi a Dio. Quando il narcisismo prende piede lo si alimenta con sogni di grandezza che da una parte allontanano dalla realtร  e dallโ€™altra fanno sbandare e creano confusione.ย 

Quella piccola gita fuori porta, che nelle intenzioni di Gesรน doveva essere unโ€™occasione per riposare, sembra finire prima ancora dโ€™iniziare perchรฉ la folla comprende le loro intenzioni e li precede.ย 

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Nella folla i Dodici devono riconoscere sรฉ stessi, ยซpecore senza pastoreยป. Si puรฒ essere senza pastore perchรฉ nei fatti si รจ scelto di farne a meno o si รจ preteso di sostituirsi a lui. Quelli che possono apparire semplicemente come i destinatari di una prestazione sono in realtร  un gregge bisognevole del pastore che si prenda cura di loro. La compassione permette di avere uno sguardo piรน profondo della realtร  che non si ferma al criterio dellโ€™efficienza e dellโ€™utile, ma coglie la necessitร  piรน profonda che alberga nel cuore di ogni uomo.ย ย Solo un servizio che nasce dalla compassione รจ un ministero ordinato alla giustizia, altrimenti diventa una prestazione per la quale prima o poi si chiede il conto e si paga il prezzo.

La missione non รจ un programma da eseguire ma i suoi tempi e la sua modalitร  sono dettati dal bisogno della gente. La forma della missione sโ€™ispira a quella della povertร  di cui soffre la gente che sโ€™incontra. Si puรฒ dire dellโ€™evangelizzatore quello che si afferma di un uomo di cultura che non dice quello che sa ma sa quello che dice. Lโ€™evangelizzatore, come Gesรน, modula il suo insegnamento a partire dalla compassione, ovvero dallโ€™esperienza di intima comunione con la gente della quale si fa carico per prendersene cura.

Quando la missione sembra essere finalmente compiuta con il meritato riposo la storia invece ci ricorda che il servizio non va mai in vacanza e che il riposo รจ sรฌ tempo di rigenerazione, non semplicemente delle forze fisiche, ma soprattutto dello Spirito. Riposarsi non significa isolarsi ma fare unโ€™esperienza piรน profonda del cuore di Gesรน da cui attingere ispirazione e forza per amare. Frammentati nelle mille faccende, sbriciolati come il pane nelle tante incombenze che ci divorano, abbiamo bisogno di momenti nei quali sentire compassione per noi stessi e avvertire il bisogno di essere nutriti di una parola che non riempie la pancia ma pacifica il cuore. La missione non puรฒ dirsi mai compiuta ma si compie strada facendo in un continuo movimento pendolare che oscilla tra il lasciarci istruire dalla Parola e lโ€™insegnarla alle folle, tra lโ€™intimitร  con il Signore e la compassione verso sรฉ stessi e i fratelli, tra il farsi nutrire da Dio e il darsi da mangiare alla gente, tra lโ€™essere pecore del Pastore che ascolta la sua voce e lo segue ed essere custodi attenti e premurosi del suo gregge.

Signore Gesรน, pastore e guida della Chiesa, radunaci attorno a Te e ascolta il racconto della nostra vita fatta di sogni e di incubi, di speranze e paure, di successi e di fallimenti. Grazie perchรฉ, stanchi e affaticati, comprendi e ci riveli il nostro bisogno di riposo e di pace. Stando con Te comprendiamo che riposarsi non significa isolarsi dalla gente e che lโ€™amore non va in vacanza perchรฉ i poveri sono sempre con noi, anzi che i poveri siamo noi, anche quando ci illudiamo di colmare i nostri vuoti con le tante cose da fare. Educami, Signore, alla compassione per fuggire alla tentazione dellโ€™autosufficienza e del narcisismo che estromettono Te dalla mia vita e sono causa di scandalo e divisione nei mei fratelli. Abbi pietร  di me, istruiscimi con la tua Parola e nutrimi con il tuo Corpo perchรฉ possa essere nel mondo segno del tuo amore che tutti riunisce nel vincolo della Caritร .