Contagiamoci di fiducia
Lunedรฌ della III settimana di Quaresima
ยซNessun profeta รจ bene accetto nella sua patriaยป. Gesรน, da vero uomo di Dio, รจ una persona libera. Come tale chiarisce ai suoi paesani che, non essendo proprietร privata di nessuno, non intende assecondare le aspettative della sua gente ma seguire le indicazioni che lo Spirito Santo gli ispira andando anche oltre i confini della sua patria. I confini del Regno di Dio non coincidono con quelli della terra promessa, ma li travalicano integrando al suo interno tutti coloro che credono nel Vangelo proclamato da Gesรน.
Il prezzo della libertร รจ molto alto e Gesรน inizia a pagarlo proprio nella sua patria, ma non si lascia scoraggiare da ricatti e minacce. Viene trattato malissimo e cacciato dalla sinagoga a spintoni con lโintenzione di ucciderlo; ma lโora non รจ giunta e Gesรน ยซpassando in mezzo a loro camminavaยป. Gesรน non fugge, nรฉ si ribella, e non si lascia fermare dallโindignazione e dalla violenza dei suoi paesani.ย
Come tutti gli autentici profeti, viene osteggiato soprattutto da quelli gli erano piรน vicini.ย
Passare in mezzo a loro significa continuare a fare il bene fino a dare la propria vita anche, e direi soprattutto, per quelli che lo rifiutano e si rendono stranieri del regno di Dio che Gesรน sta realizzando.ย
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Tra i partecipanti alla liturgia nella sinagoga di Nazaret quel sabato cโerano i parenti di Gesรน, i suoi amici dโinfanzia, i rabbini che gli avevano insegnato a leggere la Scrittura. Essi avevano sentito parlare dei miracoli che aveva fatto mentre pellegrinava tra i villaggi predicando il Vangelo. Certo, erano rimasti colpiti dalle parole che aveva pronunciato, ma da lui si aspettavano fatti, non parole. Giร , ma quali fatti? Quelli che avrebbero soddisfatto la loro infantile curiositร , ma lasciandoli nella ignoranza, nella pusillanimitร e nella grettezza mentale?ย
Gli esempi dei profeti Elia ed Eliseo, citati da Gesรน, ci fanno capire che puรฒ essere riconosciuto come uomo di Dio solamente se lo si guarda con gli occhi di โstranieroโ come la vedova di Sarรฉpta di Sidone e Naaman il Siro. Essi, pur essendo in una posizione di forza, anche se nella profonda indigenza, si fidano del profeta vincendo la naturale e iniziale resistenza. Infatti, la vedova ha un pugno di farina e un goccio dโolio per impastare una focaccia mentre Elia non ha nulla; il lebbroso รจ il generale dellโesercito del re di Damasco mentre Eliseo รจ un semplice profeta disarmato. La parola dei profeti trova accoglienza nei due stranieri e viene snobbata dagli Israeliti. Per essi i due profeti sono degli estranei, come estraneo diventa quel Dio che li aveva inviati.ย
Dio ci diventa estraneo quando bypassiamo lโascolto della Sua Parola che ci illumina interiormente e ci dispone alla fiducia; allora ci lasciamo prendere dalla fretta di vedere i fatti fino al punto di diventare impazienti, suscettibili, nervosi e iracondi. Lo stesso accade anche nelle nostre relazioni allorquando, spaventati dallโidea di doverci confrontare e dialogare guardandoci negli occhi, preferiamo lasciare intendere o lanciare messaggi che hanno il sapore della minaccia e del ricatto, piuttosto che del desiderio di trovare un punto dโaccordo.
Non siamo semplici spettatori degli eventi di Grazia operati da Dio, ma siamo chiamati ad essere parte della soluzione del problema che viviamo innanzitutto ascoltando con fiducia la Parola di Dio per metterla in pratica secondo quanto ci รจ possibile. I fatti che vorremmo vedere realizzati sono sempre opera della parola/azione di Dio e della nostra fiduciosa obbedienza.
Contagiamoci di fiducia!
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
