Gesรน ci insegna a lottare per vivere non a vivere lottando contro qualcuno
Giovedรฌ della XV settimana del Tempo Ordinarioย (Anno pari)
Gesรน, dopo aver benedetto Dio che si rivela ai piccoli e non ai dotti e sapienti di questo mondo, si rivolge agli stanchi e agli oppressi. Essi sono coloro, che come lui, sperimentano la fatica nellโamare gli uomini, del credere rimanendo fedeli a Dio e del perseverare nella speranza. Amare รจ un lavoro faticoso come lo รจ fare il cammino di ricerca per conoscere e aderire alla volontร di Dio, soprattutto quando sโincontrano forti resistenze a partire dalla famiglia e dalla comunitร in cui si vive. Lo stress dovuto alle incomprensioni, alla gestione dei contrasti, alla lotta per parare i colpi di chi offende o di chi pretende qualcosa, pesa sul cuore che senza un supporto valido cede inesorabilmente. Ogni uomo, sin dal momento in cui nasce, impara che per vivere deve lottare, ma crescendo sceglie se lottare per un fine o lottare contro qualcuno. Chi ci sta attorno non sempre ci insegna e ci aiuta a lottare per vivere, ma spesso ci viene inculcato sin da piccoli, soprattutto con i cattivi esempi, che per vivere bisogna lottare contro qualcuno. La scelta di lottare per vivere o vivere per lottare sโimpone davanti ai nemici. Essi sono quelli che con il loro atteggiamento ci danneggiano oppure sono ex amici perchรฉ non piรน alleati ma avversari.
Il discepolo di Cristo, come tutti gli uomini, soffre sulla propria pelle il dramma delle lacerazioni nelle famiglie, dei conflitti tra i membri di un gruppo, dei dissidi tra i componenti di una comunitร o di unโassociazione. Tutto ciรฒ provoca stress che incide sulla tenuta psicofisica e spirituale del credente tentato dalla sfiducia e indotto a usare gli stessi mezzi dei nemici. La lotta contro gli altri uomini si rivela causa di altra oppressione e stanchezza.
Gesรน, mite e umile di cuore, propone di unirsi a lui nella lotta, ma non contro qualcuno, ma per la vita. Egli รจ sรฌ venuto a portare la spada, ma essa รจ quella della Parola di Dio. ร la spada della benedizione e non della maledizione, del perdono e non dellโoffesa, della riconciliazione e non dellโottenimento della soddisfazione personale. Gesรน, piccolo tra i piccoli, comprende e testimonia che solo stando unito al Padre si puรฒ amare fino alla fine e nonostante tutto e amando vivere la pace del cuore. Gesรน, invitando a prendere il suo giogo, propone di condividere con lui lโintimitร che lo unisce al Padre e cosรฌ portare a compimento il lavoro faticoso dellโamore.
Con la mitezza e lโumiltร , che attingiamo al cuore di Cristo, possiamo realizzare la profezia di Isaia: ยซSpezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerร piรน la spada contro un’altra nazione, non impareranno piรน l’arte della guerra. Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signoreยป (Is 2, 4-5).ย
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Commento a cura di don Pasquale Giordano
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