don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 15 Agosto 2021

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

Danzare e cantare al ritmo della gioia

La famiglia di Zaccaria รจ in festa per lโ€™arrivo di un figlio inatteso e ormai insperato, vista lโ€™anzianitร  dei coniugi. Al saluto di Maria la casa si riempie di gioia, la stessa che lโ€™ha pervasa accogliendo dentro di sรฉ la Parola di Dio. Cโ€™รจ chi danza, come il piccolo Giovanni che รจ nel grembo dellโ€™anziana madre, e chi canta, come le due donne accomunate dalla benedizione ricevuta nei rispettivi figli. La gioia esplode perchรฉ Dio รจ vicino, anzi si รจ fatto prossimo ed รจ venuto a visitarci. Lโ€™esultanza di Elisabetta รจ il riflesso del sussulto del bambino nel suo grembo che danza come fece Davide davanti allโ€™arca dellโ€™alleanza mentre veniva portata a Gerusalemme (2Sam 6,12; 6,14-15).

La gioia non รจ a comando ma รจ la reazione di chi realizza di essere vicino a Dio, fonte della vita. Come quando una sorgente di luce si avvicina illuminando tutto ciรฒ che rientra nel suo raggio di azione, cosรฌ chiunque sperimenta la visita di Dio รจ investito dalla gioia. La gioia รจ la forza dello Spirito che spinge a lodare e a benedire, come fa Elisabetta. Maria, visitando lโ€™anziana parente, diventa la prima missionaria del vangelo. Ciรฒ che la spinge a mettersi in cammino, affrontando tutte le difficoltร  del viaggio, รจ la gioia dellโ€™aver creduto alla Parola di Dio, cioรจ di aver aderito al suo progetto dโ€™amore. Mettersi al servizio della Parola carica di una gioia tale che traspare dalla voce, dagli occhi e dagli atteggiamenti prima ancora che dalle parole. Maria, visitata da Dio e chiamata ad essere Sua madre terrena, accetta di accoglierlo e diventa Suo tempio, spazio nel quale il Creatore si fa creatura e viene ad abitare in mezzo agli uomini.

Le due donne sono entrambe in attesa che nascano i loro bambini e cosรฌ inizi a manifestarsi visibilmente lโ€™opera di Dio iniziata attraverso di loro. Anche la donna descritta nellโ€™Apocalisse, vestita di sole, circondata da dodici stelle con la luna sotto i piedi, immagine della creazione che riflette in sรฉ lo splendore del Creatore, รจ in attesa anche se caratterizzata dalla sofferenza dovute alle doglie del parto. San Paolo spiega questa immagine dicendo: ยซTutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggiยป, ma poi aggiunge: ยซNon solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpoยป (Rm 8, 22.23).

Lโ€™attesa di Maria e di Elisabetta interpreta la nostra e quella di tutta la creazione. Da una parte รจ unโ€™attesa sofferta, dallโ€™altra รจ anche gioiosa perchรฉ vissuta nella speranza. Sempre san Paolo dice che: ยซNella speranza siamo stati salvatiยป (Rm 8,24). La speranza รจ lโ€™attesa perseverante e fiduciosa che si compia lโ€™opera di Dio e noi possiamo essere totalmente adottati come figli suoi. Siamo noi, infatti, quel bambino che, generato e partorito nel battesimo, mediante la sofferenza di Cristo, viene ยซassuntoยป in cielo. La salvezza sperata consiste nellโ€™essere strappati dalle grinfie del peccato e della morte per essere introdotti nel Cielo.

Maria รจ la profetessa della gioia condivisa con tutti gli uomini che sperimentano la potenza del braccio di Dio. Il viaggio di Maria verso le montagne della Giudea suggerisce lโ€™idea che lโ€™attesa non รจ qualcosa di statico ma รจ cammino di liberazione nel quale intonare al Signore un canto di lode come fece Miriam, la sorella di Mosรจ. Infatti, il Libro dellโ€™Esodo dice che: ยซMaria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un tamburello: dietro a lei uscirono le donne con i tamburelli e con danze. Maria intonรฒ per loro il ritornello: โ€œCantate al Signore, perchรฉ ha mirabilmente trionfato: cavallo e cavaliere ha gettato nel mare!โ€ยป (Es 15,20-21).ย ย 

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Il Canto di Maria รจ lโ€™inno degli umili felici di identificarsi, non con una nazione ma, con un popolo la cui forza risiede nella misericordia di Dio che libera piuttosto che nei vani ragionamenti degli uomini o nella loro potenza militare che invece rende schiavi. Maria canta la salvezza di Dio benedicendo la sua infinita bontร  che si riversa abbondantemente sui poveri. Per tutti coloro che soffrono, soprattutto per il Vangelo, Maria รจ un segno di speranza perchรฉ in lei trovano riscontro le parole di san Paolo: ยซLe sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarร  rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, รจ protesa verso la rivelazione dei figli di Dioยป (Rm 8,18-19).

Signore Gesรน, gioia degli umili e salvezza di chi spera in Te, vieni a visitarmi con la potenza dello Spirito perchรฉ le sofferenze della vita non mi facciano cadere nella trappola della paura. Come la mano invisibile di Dio trasse fuori dalle acque del Mar Rosso il popolo dโ€™Israele liberandolo dalla schiavitรน e il braccio potente del Padre ti ha sciolto dai vincoli della morte facendoti risorgere, cosรฌ la tua Parola, abitando nel mio cuore, lo purifichi, lo rigeneri e lo riempia di gioia. Contemplando in Maria, nostra Madre, il compimento dellโ€™opera di salvezza, donami la sua stessa speranza perchรฉ nel cammino di questa vita tenga sempre in alto lo sguardo per fissare la meta della mia vocazione cristiana. La medesima caritร  che ha spinto Maria a visitare e servire sua cugina Elisabetta animi lโ€™attesa che, compiuti i giorni della mia vita terrena, sia definitivamente adottato come Figlio di Dio. Guarda lโ€™umiltร  del tuo servo, riempilo dei doni della tua grazia e fai risplendere sul mio volto lo splendore della tua misericordia perchรฉ sia per i miei fratelli testimone credibile della tua presenza che salva.ย ย ย