don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 14 Novembre 2023

Commento al brano del Vangelo di: Lc 17, 7-10

Data:

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Servi inutili (gratuiti) per non essere inutili uomini

Dal libro della Sapienzaย Sap 2,23-3,9

Agli occhi degli stolti parve che morissero, ma essi sono nella pace.

Dio ha creato lโ€™uomo per lโ€™incorruttibilitร ,

lo ha fatto immagine della propria natura.

Ma per lโ€™invidia del diavolo la morte รจ entrata nel mondo

e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.

Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio,

nessun tormento li toccherร .

Agli occhi degli stolti parve che morissero,

la loro fine fu ritenuta una sciagura,

la loro partenza da noi una rovina,

ma essi sono nella pace.

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Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,

la loro speranza resta piena dโ€™immortalitร .

In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici,

perchรฉ Dio li ha provati e li ha trovati degni di sรฉ;

li ha saggiati come oro nel crogiuolo

e li ha graditi come lโ€™offerta di un olocausto.

Nel giorno del loro giudizio risplenderanno,

come scintille nella stoppia correranno qua e lร .

Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli

e il Signore regnerร  per sempre su di loro.

Coloro che confidano in lui comprenderanno la veritร ,

i fedeli nellโ€™amore rimarranno presso di lui,

perchรฉ grazia e misericordia sono per i suoi eletti.

La speranza dei giusti e la disperazione degli empi

Lโ€™autore del Libro della Sapienza espone i principi di base dei sostenitori del ยซpartito della morteยป che ispirano gli atteggiamenti degli empi. Essi, che hanno una visione edonistica della vita, hanno un approccio agli altri arrogante, aggressivo e prevaricante, soprattutto verso coloro che non la pensano come loro e agiscono secondo i principi della fede.

Gli empi disprezzano i giusti e li perseguitano per metterli alla prova. Essi non sanno che lottano contro Dio che, invece, protegge coloro che confidano in Lui. I giusti nella prova si rifugiano in Dio; rinunciando alla ritorsione, rispondono al male con il bene. In tal modo, chi spera nel Signore affronta le prove della vita con il suo aiuto reagendo secondo la sapienza di Dio.

Al contrario, chi dispera e rifiuta lโ€™amore di Dio รจ vittima della del suo stesso male che lo autodistrugge. Con Dio le prove della vita diventano occasione di purificazione grazie alla quale il bene compiuto รจ sempre piรน prezioso e durevole perchรฉ gratuito ed espressione veramente dellโ€™amore fedele.   

+ Dal Vangelo secondo Lucaย Lc 17,7-10

Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare.

In quel tempo, Gesรน disse:

ยซChi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirร , quando rientra dal campo: โ€œVieni subito e mettiti a tavolaโ€? Non gli dirร  piuttosto: โ€œPrepara da mangiare, strรฌngiti le vesti ai fianchi e sรฉrvimi, finchรฉ avrรฒ mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tuโ€? Avrร  forse gratitudine verso quel servo, perchรฉ ha eseguito gli ordini ricevuti?

Cosรฌ anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi รจ stato ordinato, dite: โ€œSiamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fareโ€ยป.

Servi inutili (gratuiti) per non essere inutili uomini

Gli apostoli un giorno chiedono a Gesรน: ยซAccresci in noi la fede!ยป e lui, di rimando, risponde che basta la fede grande quanto un granello senape per comandare ad un albero di gelso di sradicarsi e piantarsi nel mare venendo obbediti. รˆ unโ€™immagine paradossale che ben dice il valore della fede, quella vissuta nella vita di tutti i giorni, quella che non viene sfoggiata in eventi straordinari, ma che quotidianamente genera la caritร  e sostiene la speranza. La fede รจ la relazione personale con Dio che, come qualsiasi rapporto umano importante, cresce e matura nella misura in cui la si cura. La fede รจ lโ€™esperienza dellโ€™incontro con Dio che mi cambia perchรฉ, nel dialogo con Lui, il Signore mi plasma e mi crea a sua immagine e somiglianza, al punto che, come affermava S. Paolo, ยซNon sono piรน io che vivo ma Cristo vive in meยป.

Domandare una fede piรน grande significa chiedere di diventare come Gesรน, Maestro perchรฉ discepolo del Padre, Signore perchรฉ servo dellโ€™uomo. Lui ci mostra come lโ€™autorevolezza della sua parola, con la quale scaccia i demoni, guarisce gli infermi, annuncia il Vangelo e converte, gli viene dal suo amore per Dio e per gli uomini e si traduce in servizio.

La fede di Gesรน sostiene la sua speranza anche quando non comprende il senso di ciรฒ che gli accade, soprattutto dellโ€™opposizione che incontra nella sua opera, e rigenera continuamente la sua caritร  confermando lโ€™obbedienza al Padre e la prossimitร  ai fratelli.

Come quella di Gesรน, anche la nostra fede cresce con lโ€™incontro con il Signore, nellโ€™ascolto della sua Parola, nella celebrazione dei sacramenti, nella fraternitร . Cosรฌ, la nostra fede, maturando poco alla volta, ci rende consapevoli del fatto che ogni gesto dโ€™amore รจ un servizio offerto a Dio e un dono ai fratelli. Lโ€™ascolto e lโ€™interiorizzazione della Parola di Dio e il contatto con Lui nei sacramenti ci permette di tradurre la fede in caritร  operosa il cui fine non รจ lโ€™utile personale o lโ€™ottenimento di qualche forma di gratificazione ma semplicemente la gloria di Dio che risplende nellโ€™uomo che vive.

Quando avremo regalato un sorriso ad un fratello o una sorella tirandoli fuori dalla solitudine e dalla tristezza, quando avremo fatto scoprire, attraverso la mitezza e la gioia, la bellezza del servizio gratuito, avremo permesso loro di prendere in mano la propria vita, non per usarla e poi buttarla via come un limone spremuto, ma per farne un capolavoro.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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