ยซTu sei re?ยป domanda Pilato a Gesรน (cfr. Mt 27, 11 e parr.). Proprio tu? Tu che non hai in mano nulla e nessuno? Proprio tu che ti sei messo come oggetto nelle mani di tutti? Tu che sei un condannato a morte, ora pretendi, come sovrano, di dare la vita?
ยซTu sei re?ยป. Tu che entri, come in una parodia, nella cittร santa di Gerusalemme a dorso di un asino e non su un destriero valoroso, o su un carro simbolo di potere?
Ma che razza di re sei? Il re, da che mondo รจ mondo, ha il potere di comminare la morte per avere in cambio la vita, di mettere in croce gli altri per non essere messo in croce. Il re รจ una figura archetipa; รจ il sogno di tutti gli uomini diventare re e regina, per essere riconosciuti egregi, ossia โfuori dal greggeโ dellโumana avventura, per stare assisi sopra gli altri, non soccombere e nutrirsi dei tre grandi deliri di sempre: il potere, lโavere e il successo.
Sรฌ, Gesรน tu sei veramente re, ma di una regalitร โaltraโ e โoltreโ ogni regalitร delirante. E ci hai svelato che il nostro sogno di diventare re non รจ assurdo, semplicemente perchรฉ re, e regine, lo siamo giร . Basta prenderne consapevolezza: รจ la nostra vocazione piรน alta. E ci hai insegnato โ in tutto il Vangelo โ la via per questa regalitร : ridonare dignitร a chi lโha infangata, rialzare dalla polvere i deboli e i fragili, chi non si รจ mai sentito โidoneoโ, pulito o a posto. Far camminare i โparaliticiโ, i bloccati a terra da devastanti sensi di colpa e da leggi e norme promulgate da sacerdoti assetati di ordine e pulizia, e gettate addosso a povere creature incapaci di portarne il peso. Ridonare quella libertร cui agogniamo come lโaria per respirare e il pane da mangiare. Donare il โpaneโ capace di sfamare la โfameโ di senso che ciascuno si porta dentro, fame di esistenza, a differenza di tutti i re della terra disposti a saziare gente giร sazia togliendo cosรฌ il primo ed ultimo desiderio di vivere. Questo vuol dire essere re, vivere in maniera regale e fare di questo nostro mondo un regno diverso: saper dare il pane invece di prenderlo, dare la vita invece di toglierla, liberare dalla legge invece di imporla. Mettersi nelle mani degli uomini, e non tenere in mano nessuno.
Lavare i piedi e servire, e non schiavizzare gli altri ponendoli a proprio servizio.
Il vero re รจ colui che fa la veritร , piuttosto che dirla.
Pilato la veritร non lโha fatta, ma se nโรจ riempito la bocca filosofando su essa: ยซChe cosโรจ la veritร ?ยป (Gv 18, 38).
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ยซร re non chi ha autoritร sulle persone in virtรน del suo potere, bensรฌ colui che con la sua vicinanza รจ fonte di felicitร ; egli dispone come fosse naturale di tutto il โpotereโ che una persona possa mai avere su unโaltra, ma possiede tale potere proprio perchรฉ non intende rivendicarne per sรฉ alcuno. Ciรฒ che egli vuole, se รจ veramente re, รจ soltanto promuovere la vita dellโaltroยป (E. Drewermann).
Il re, in ultima analisi, non รจ uno che dallโalto del suo scranno puรฒ fare a meno dellโumanitร , ma รจ un cuore che sa che il motivo fondante dellโamore risiede nellโaver bisogno dellโaltro per trovare la strada che conduce a sรฉ stessi, ossia alla felicitร . ร solo amando lโaltro che scopriremo chi siamo veramente.
ยซAscolta Come mi batte forte il tuo cuoreยป (Wisลawa Szymorska)