don Paolo Squizzato – Commento al Vangelo del 8 Maggio 2022

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ยซTuffarci in fondo allโ€™abisso, sia Inferno o Cielo, che importa?
per trovare qualcosa di nuovo nel grembo dellโ€™Ignotoยป (C. Baudelaire, Il viaggio).
La novitร  รจ da sempre intesa come un โ€˜cambiamento radicaleโ€™. Un voltare pagina, frantumare lโ€™esistente, sradicare, dissodare, eliminare ciรฒ che รจ stato, perchรฉ qualcosa di nuovo possa sorgere. Tutto ciรฒ si chiama rivoluzione, ma questa prima o poi richiederร  sempre un braccio armato.

Gesรน non รจ stato un rivoluzionario, ha piuttosto inteso avviare una riforma, che รจ qualcosa di profondamente diverso. Non ha mandato allโ€™aria il pregresso, ma ha preso questo e ci ha buttato dentro un poโ€™ di lievito (cfr. 13, 33). La pasta โ€“ la realtร  โ€“ รจ sempre quella, ed รจ lรฌ che occorre buttarci dentro il lievito, e tutta lieviterร .
ยซLa felicitร  รจ amare ciรฒ che si haยป, diceva Agostino, e non desiderare sempre qualcosa di nuovo. E amare ciรฒ che si ha significa โ€˜insistereโ€™ sulla realtร  qui ed ora, senza consumarsi in sogni o sterili desideri. Per questo Jacques Lacan dice che la parola piรน alta dellโ€™amore รจ โ€˜ancoraโ€™.

Se il cambiamento impone di passare da un oggetto allโ€™altro, per poi sperimentare a sera che รจ giร  vecchio, lโ€™amore reclama lo sforzo titanico dellโ€™approfondire, di scendere in profonditร , per poi dire โ€˜oggi guardo ancora il tuo volto, e anche se รจ sempre il medesimo, non mi stanco perchรฉ รจ profondo come lโ€™infinitoโ€™.
Stiamo morendo di superficialitร .
Ci si stanca presto di tutto, confondendo vita con vitalitร . Ci accontentiamo della spuma del mare, quando lo splendore รจ racchiuso negli abissi.

Gesรน ha amato in questo senso. Non ha cambiato nulla ma trasformato tutto, cominciando con lโ€™acqua in vino alle nozze di Cana, per finire con la morte. Non ha sostituito la morte, lโ€™ha attraversata, e attraversandola lโ€™ma trasfigurata in vita.
Le sue pecore, per le quali darร  la vita, sono quelle di sempre: testarde, fragili, paurose; infatti queste lo tradiranno, lo rinnegheranno e lโ€™abbandoneranno. Ma lui insiste, sta ancora con loro, un altro giorno, e unโ€™altra notte ancora. Lโ€™amore non abbandona, sta.
Ecco cosa fa lโ€™amore, rende eterno ciรฒ che รจ amato.

Ma che significa โ€˜rendere eternoโ€™ qualcosa? Dargli compimento, condurlo a fiorire.
Lโ€™amore sottrae a quella data realtร  il tarlo della morte; lo salva dal disfacimento, dalla dimenticanza.
โ€œDire ti amo significa dire: tu non moriraiโ€ ci ricorda Gabriel Marcel.
Per questo che coloro che amiamo non li perderemo mai. รˆ il nostro amore a renderli โ€˜per sempreโ€™.
Gesรน sta con i suoi, e ci starร  anche quando questi non staranno piรน con lui. Ci starร  anche quando la sua amicizia verrร  tradita e quando i suoi coltiveranno pensieri di morte contro di lui. E qui lโ€™insegnamento รจ grande: avere fede non significa tanto credere in Dio, quanto credere che Dio si fiderร  ancora di me, senza se e senza ma.

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Lโ€™amore รจ cosa strana, piรน lo si dona, piรน diventa grande, fecondo. Non sโ€™impoveriranno mai dโ€™amore coloro che amano. Anzi, ne acquisiranno sempre di piรน.
Aveva ragione il grande Shakespeare quando in โ€˜Romeo e Giuliettaโ€™ questโ€™ultima rivolgendosi allโ€™amato dice: ยซPiรน ti do piรน hoยป.


AUTORE: don Paolo SquizzatoFONTECANALE YOUTUBE