ยซTuffarci in fondo allโabisso, sia Inferno o Cielo, che importa?
per trovare qualcosa di nuovo nel grembo dellโIgnotoยป (C. Baudelaire, Il viaggio).
La novitร รจ da sempre intesa come un โcambiamento radicaleโ. Un voltare pagina, frantumare lโesistente, sradicare, dissodare, eliminare ciรฒ che รจ stato, perchรฉ qualcosa di nuovo possa sorgere. Tutto ciรฒ si chiama rivoluzione, ma questa prima o poi richiederร sempre un braccio armato.
Gesรน non รจ stato un rivoluzionario, ha piuttosto inteso avviare una riforma, che รจ qualcosa di profondamente diverso. Non ha mandato allโaria il pregresso, ma ha preso questo e ci ha buttato dentro un poโ di lievito (cfr. 13, 33). La pasta โ la realtร โ รจ sempre quella, ed รจ lรฌ che occorre buttarci dentro il lievito, e tutta lieviterร .
ยซLa felicitร รจ amare ciรฒ che si haยป, diceva Agostino, e non desiderare sempre qualcosa di nuovo. E amare ciรฒ che si ha significa โinsistereโ sulla realtร qui ed ora, senza consumarsi in sogni o sterili desideri. Per questo Jacques Lacan dice che la parola piรน alta dellโamore รจ โancoraโ.
Se il cambiamento impone di passare da un oggetto allโaltro, per poi sperimentare a sera che รจ giร vecchio, lโamore reclama lo sforzo titanico dellโapprofondire, di scendere in profonditร , per poi dire โoggi guardo ancora il tuo volto, e anche se รจ sempre il medesimo, non mi stanco perchรฉ รจ profondo come lโinfinitoโ.
Stiamo morendo di superficialitร .
Ci si stanca presto di tutto, confondendo vita con vitalitร . Ci accontentiamo della spuma del mare, quando lo splendore รจ racchiuso negli abissi.
Gesรน ha amato in questo senso. Non ha cambiato nulla ma trasformato tutto, cominciando con lโacqua in vino alle nozze di Cana, per finire con la morte. Non ha sostituito la morte, lโha attraversata, e attraversandola lโma trasfigurata in vita.
Le sue pecore, per le quali darร la vita, sono quelle di sempre: testarde, fragili, paurose; infatti queste lo tradiranno, lo rinnegheranno e lโabbandoneranno. Ma lui insiste, sta ancora con loro, un altro giorno, e unโaltra notte ancora. Lโamore non abbandona, sta.
Ecco cosa fa lโamore, rende eterno ciรฒ che รจ amato.
Ma che significa โrendere eternoโ qualcosa? Dargli compimento, condurlo a fiorire.
Lโamore sottrae a quella data realtร il tarlo della morte; lo salva dal disfacimento, dalla dimenticanza.
โDire ti amo significa dire: tu non moriraiโ ci ricorda Gabriel Marcel.
Per questo che coloro che amiamo non li perderemo mai. ร il nostro amore a renderli โper sempreโ.
Gesรน sta con i suoi, e ci starร anche quando questi non staranno piรน con lui. Ci starร anche quando la sua amicizia verrร tradita e quando i suoi coltiveranno pensieri di morte contro di lui. E qui lโinsegnamento รจ grande: avere fede non significa tanto credere in Dio, quanto credere che Dio si fiderร ancora di me, senza se e senza ma.
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Lโamore รจ cosa strana, piรน lo si dona, piรน diventa grande, fecondo. Non sโimpoveriranno mai dโamore coloro che amano. Anzi, ne acquisiranno sempre di piรน.
Aveva ragione il grande Shakespeare quando in โRomeo e Giuliettaโ questโultima rivolgendosi allโamato dice: ยซPiรน ti do piรน hoยป.
AUTORE: don Paolo Squizzato
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