don Paolo Squizzato – Commento al Vangelo del 30 Gennaio 2022

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Occorre giungere a riconoscersi pagani e lebbrosi โ€“ per la religione ebraica del tempo la situazione peggiore in cui potesse trovarsi un essere umano โ€“ per fare esperienza della divinitร .

Due non israeliti, non appartenenti alla religione ufficiale, ritenuti maledetti e โ€˜fuori dalla grazia di Dioโ€™, conoscono alla fine guarigione e salvezza. Due immeritevoli miserabili fanno esperienza della misericordia immeritata, perchรฉ lโ€™Amore non รจ premio per i buoni, ma dono gratuito per tutti.

รˆ proprio vero, โ€œpubblicani e prostituteโ€ passeranno avanti ai devoti e pii religiosi di ogni tempo (cfr. Mt 21, 28) ci ricorda Gesรน, certi questโ€™ultimi dโ€™essere sempre dalla parte del giusto, e quindi di Dio. Ma il vangelo รจ chiaro: non sarร  un atto religioso a salvarci, e tantomeno lโ€™appartenenza ad una tradizione religiosa, lo schierarsi dalla parte di Dio. Ciรฒ che salva, ossia ciรฒ che รจ in grado di dilatare lโ€™umano, sino a farlo fiorire รจ piuttosto fare esperienza della fonte della Vita che abita ognuno, partecipare del dono presente indistintamente in tutti, vivere della luce che illumina ciascuno.

Si potranno confessare grandi veritร  di fede, frequentare riti e assolvere precetti, e vivere nellโ€™ignoranza di sรฉ, del Sรฉ, inconsapevoli dโ€™essere fatti della medesima stoffa di Dio. Ma รจ questa conoscenza che salva, quella che conduce alla certezza dโ€™essere uno nellโ€™Uno, e di poter cosรฌ vivere โ€˜da Dioโ€™, capaci di compiere gesti cosรฌ umani da essere divini.


AUTORE: don Paolo SquizzatoFONTECANALE YOUTUBE

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