Occorre giungere a riconoscersi pagani e lebbrosi โ per la religione ebraica del tempo la situazione peggiore in cui potesse trovarsi un essere umano โ per fare esperienza della divinitร .
Due non israeliti, non appartenenti alla religione ufficiale, ritenuti maledetti e โfuori dalla grazia di Dioโ, conoscono alla fine guarigione e salvezza. Due immeritevoli miserabili fanno esperienza della misericordia immeritata, perchรฉ lโAmore non รจ premio per i buoni, ma dono gratuito per tutti.
ร proprio vero, โpubblicani e prostituteโ passeranno avanti ai devoti e pii religiosi di ogni tempo (cfr. Mt 21, 28) ci ricorda Gesรน, certi questโultimi dโessere sempre dalla parte del giusto, e quindi di Dio. Ma il vangelo รจ chiaro: non sarร un atto religioso a salvarci, e tantomeno lโappartenenza ad una tradizione religiosa, lo schierarsi dalla parte di Dio. Ciรฒ che salva, ossia ciรฒ che รจ in grado di dilatare lโumano, sino a farlo fiorire รจ piuttosto fare esperienza della fonte della Vita che abita ognuno, partecipare del dono presente indistintamente in tutti, vivere della luce che illumina ciascuno.
Si potranno confessare grandi veritร di fede, frequentare riti e assolvere precetti, e vivere nellโignoranza di sรฉ, del Sรฉ, inconsapevoli dโessere fatti della medesima stoffa di Dio. Ma รจ questa conoscenza che salva, quella che conduce alla certezza dโessere uno nellโUno, e di poter cosรฌ vivere โda Dioโ, capaci di compiere gesti cosรฌ umani da essere divini.
AUTORE: don Paolo Squizzato
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