don Paolo Squizzato – Commento al Vangelo del 28 Novembre 2021

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Avvento, tempo dโ€™attesa.
Attesa dellโ€™imprevedibile, con โ€œuno sguardo attento, in cui lโ€™anima si svuota di contenuto proprio per accogliere in sรฉ quella realtร  che solo cosรฌ essa vede nel suo aspetto veroโ€ (Simone Weil).
Questa attesa-attenzione suppone la fine di ogni nostro pregiudizio, desiderio, libertร  da ogni opinione, fine di ogni immaginazione riempitrice di vuoti.
Tempo di fede, ovvero apertura tale da non prevedere nulla se non lโ€™imprevedibile e un attendere nulla se non lโ€™insperato.

ยซState attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano โ€ฆยป (v. 34). Un cuore appesantito, ossia ingombro dโ€™altro, non puรฒ far spazio allโ€™Altro che desidera compiersi in noi.
Il contrario di โ€˜appesantitoโ€™ non รจ โ€˜leggeroโ€™ ma โ€˜puroโ€™, ossia privo di pensieri, turbamenti, inquietudini, brame e istinti. Uno โ€˜stato di quieteโ€™, nato dallโ€™aver mollato la presa per essere finalmente liberi e aperti allโ€™accadere di un dono.

รˆ interessante che Gesรน faccia riferimento in particolare a tre possibili malattie del cuore: la dissipazione, lโ€™ubriachezza e lโ€˜affanno (v. 34).
Dissipare significa disperdere, svanire, rendere inconsistente. Cโ€™รจ il rischio di vivere come fumo, nebbia, in maniera inconsistente appunto, e al primo bagliore del sole costatare che di tutto ciรฒ che si pensava si fosse edificato, non rimane nulla.

Vivere da ubriachi significa consumare i giorni nellโ€™inconsapevolezza, lasciar accadere le cose senza viverle veramente, magari anche in preda allโ€™euforia, o in una tristezza mortale, ma comunque mai โ€˜in sรฉโ€™, mai da protagonisti, come coloro che hanno delegato ad altri il mestiere di vivere.

Affannarsi poi, รจ come correre a perdifiato, in continua agitazione, sempre alla ricerca di qualcosa, di una meta, di un orizzonte che โ€“ come in un incubo โ€“ รจ destinato a rimanere sempre aldilร , irraggiungibile.
Lโ€™Avvento รจ invito a fermarsi, o almeno a rallentare. Le cose veramente importanti nella vita sono molto lente nel loro divenire, come la crescita di un filo dโ€™erba o dโ€™un bimbo.

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Avvento come tempo di purificazione. รˆ necessario purificarsi finanche dalle proprie immagini di Dio e del divino in quanto egli รจ sempre oltre ciรฒ che possiamo immaginare e pensare, e potrร  farci visita nella misura in cui cessiamo di cercarlo.
ยซDio รจ una negazione della negazioneยป, diceva Meister Eckhart. Va negato come oggetto โ€˜altro da noiโ€™, perchรฉ possa manifestarsi come lo Spirito in noi.


AUTORE: don Paolo SquizzatoFONTECANALE YOUTUBE