Ecco qui dipinto lโuomo religioso: il primo della classe che dice sempre sรฌ, lโosservante, il diligente, lโanima pia che professa il Credo autentico, fedele ai precetti e strenue difensore dei valori non negoziabili. Ma, a conti fatti, โa lavorare nella vignaโ non ci va. ยซNon chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerร nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontร del Padre mio che รจ nei cieliยป (Mt 7, 21). Lavorare nella vigna significa semplicemente โfare la volontร del padreโ, e cosa significhi questo ce lo indica โ nella parabola โ lโaltro figlio, che compie solo una cosa, nel suo โdir di noโ, nella sua fragilitร , nella sua povertร si apre ad accogliere e fare esperienza di un amore gratuito e immeritato. Perchรฉ compiere questa fatidica โvolontร di Dioโ non รจ fare qualcosa per la divinitร , obbedire a una sua norma, o moltiplicare atti religiosi, ma permettere a lui che compia in me la sua opera, che si manifesti a me per ciรฒ che รจ.
ยซPubblicani e prostitute vi passeranno avanti nel regno di Dioยป (v. 31). Loro non si possono ingannare. Se lo ricordano bene ogni istante โdi che pasta son fattiโ, o comunque ci sarร sempre chi glielo ricorderร . Dinanzi a Dio non avranno mai meriti da vantare, ma proprio per questo saranno nella condizione per sperimentare che la Misericordia avrร sempre a che fare con la miseria.
Il Vangelo di oggi ricorda che vero cieco รจ chi crede di vedere e vero peccatore chi si crede giusto.
Tra i tanti figli che fanno la volontร del Padre nel Vangelo, uno risplende in modo particolare: si tratta del โbuon ladroneโ sulla croce a fianco di Gesรน sul Calvario. Se ora si trova su quel patibolo infame cโรจ da credere che abbia passato la vita a dir di no al suo Dio, attraverso una vita non certamente esemplare, ma ora viene presentato come colui che fa la volontร del Padre, in quanto apertosi al dono di quellโAmore che per donargli il paradiso รจ salito a cercarlo fin lassรน.
Olivier Clรฉment, grande teologo ortodosso ebbe a dire: ยซMi sono convinto, con Dostoevskij, che il ยซprotagonistaยป del cristianesimo non รจ lโuomo morale e virtuoso, ma il pubblicano, il ladrone e la prostituta che volgono il cuore al Signore, poichรฉ il santo altri non รจ che il peccatore che si apre al suo Amoreยป.
AUTORE: don Paolo Squizzato
FONTE
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