LโAmore ama le storture, le storie sbagliate, gli uomini usciti di strada, gli imbrattati nel brago dei porci.
LโAmore ama far festa per coloro che si son sempre ritenuti inadeguati, fuori luogo, persi.
La gioia del Dio di Gesรน di Nazareth, non dipende dal comportamento dei figli, ma che questi sperimentino qual รจ il comportamento del Padre nei loro confronti: ยซquesta รจ la vita eterna [ossia la felicitร piena] che conoscano teยป, ricorda Gesรน rivolgendosi a suo Padre (Gv 17, 3).
Abbiamo identificato la santitร con un โmigliorismoโ morale, con il farcela a tutti i costi. Abbiamo creduto che lo scopo del cristianesimo fosse far felice Dio col proprio comportamento etico. Abbiamo ridotto la confessione ad unโaccusa del dislivello tra โciรฒ che avrei dovuto essere e ciรฒ che mi ritrovo a vivereโ, quando il vangelo ricorda che la salvezza altro non รจ che perdersi nellโabbraccio di un Amore che versa su me il balsamo che guarisce le ferite del mio vagabondare aprendomi cosรฌ ad un futuro di feconditร .
Solo questo abbraccio produrrร vita, gioia, trasformazione interiore, mentre lโaccusa continua (e frustrante) del dislivello tra il dovere e la realtร delle nostre miserie, genererร solo sensi di colpa e tristezza mortale.
Dio non nutre aspettative su di noi, perchรฉ lโamore non sโaspetta nulla dallโamato, come un buon genitore non dovrebbe attendersi nulla dai figli: ยซIl vero amore per i figli devโessere a favore dei figli, svincolato da qualsiasi aspettativa nei loro confronti. Questa รจ una debolezza dei genitori: la si potrebbe definire il loro destinoยป (Etti Hillesum, Diario).
ยซQuesto tuo fratello era mortoยป (v. 32) dice il Padre al fratello maggiore. Ma ora รจ tornato a vivere โ รจ risorto โ perchรฉ ha accettato di perdersi nellโabbraccio amoroso.
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Non avendo mai veduto cadaveri tornati in vita, per me credere alla risurrezione significa credere alla potenza del perdono donato a chi ha sbagliato nei miei confronti.
Perdonare non significa nรฉ amnistia nรฉ amnesia, ma dono perchรฉ lโaltro possa tornare a vivere, aprendolo cosรฌ a un futuro che ha il sapore di rinascita.
Perdonare per me significa concedere allโaltro il miracolo di ricominciare, di rialzarsi dalle proprie ceneri, per poi sperimentare che il primo a volare sono proprio io.
AUTORE: don Paolo Squizzato
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