Un dottore della Legge interroga Gesรน: โQual รจ il grande comandamento?โ. Gesรน risponde con la preghiera dello Shemร ,โil comandamentoโ che da sempre ha segnato, come sigillo, il popolo dโIsraele: โAmare Dio con tutto il cuore, con tutta lโanima e con tutta la menteโ: questo รจ โil grandeโ comandamento.
Ma Gesรน si affretta a dire che ne esiste un secondo: ยซAmerai il tuo prossimo come te stessoยป. Questo รจ simile al primo (v. 39), non viene dopo, non aggiunge nulla al primo, ma lo specifica, lo attualizza: โSi ama Dio con tutto il cuore, con tutta lโanima e con tutta la mente, amando il prossimoโ.
Si affretta a specificarlo, perchรฉ non ci sโilluda che basti un cuore โinfiammatoโ per Dio per essere dei suoi. โCon tutto il cuoreโ, non significa che Dio debba occupare tutto lo spazio del cuore per cui non vi รจ piรน possibilitร di amare altro. Se Dio ti โriempieโ il cuore รจ per rendertelo idoneo ad andare โoltreโDio, e โoltreโ te stesso, ossia verso lโaltro.
Nel rapporto con Dio o cโรจ un terzo da raggiungere o รจ tutto un pretesto.
O il rapporto con Dio attira il fratello nel circolo dellโamore, o รจ semplice sentimentalismo romantico.
ยซIl โsalutismo spiritualeโ, che si preoccupa solo della salvezza della propria anima, indica una pericolosa deformazione. Non si puรฒ stare soli dinanzi a Dio. Ci si salva tutti insieme, collegialmente, come diceva Solovโรซv: sarร salvato chi salva gli altri. Doroteo di Gaza ci dร una bella e chiara immagine della salvezza: il centro del cerchio รจ Dio e tutti gli uomini sono sulla circonferenza; dirigendosi verso Dio ognuno segue un raggio del cerchio e piรน si รจ vicini al centro, piรน i raggi si avvicinano tra loro. La distanza piรน breve tra Dio e lโuomo passa per il prossimoยป. (Pavel Evdokimov)
ร questa la grande novitร del cristianesimo, apportataci con il mistero dellโincarnazione: il volto di Dio si รจ fatto volto dellโuomo.
Ma รจ necessario che il primo rimanga primo, non nel senso cronologico, ma fondativo. Lโessere nellโamore di Dio, essere โinzuppatiโ in Lui ci permetterร di relazionarci con tutto in maniera vera.
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non significa mostrare deferenza nei riguardi di un dio. Ma piuttosto sviluppare qualitร divine in noi stessiโ (Dal Libro del Tao).
Amare Dio con tutto sรฉ stessi in somma, significa sviluppare in noi tutte le nostre potenzialitร , quelle eminentemente umane spesso assopite, la nostra capacitร di bene e di cura. Per poi cominciare a riversarle sullโumanitร che ci circonda.
AUTORE: don Paolo Squizzato
FONTE
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