don Paolo Squizzato – Commento al Vangelo del 2 Ottobre 2022

603
Oggi dovremmo inserire nei nostri catechismi una virtรน in piรน: la โ€˜fede nellโ€™umanitร โ€™. Prima di credere in un Dio, sarebbe necessario cominciare a credere nellโ€™essere umano, e ciรฒ che di meglio si porta dentro. ยซLa fede nella possibilitร  che lโ€™uomo ha di liberarsi del suo male รจ una qualitร  straordinaria. La fede nellโ€™uomo รจ la fede nellโ€™impossibile, รจ la fede, per esempio per chi lotta perchรฉ il mondo sia fatto da uomini eguali fra loro e senza violenzaยป (Balducci). Il cristiano si porta dentro lโ€™inveterata convinzione di essere segnato da un male profondo, e da qui la percezione di sรฉ stesso come un mezzo uomo, una mezza donna, insufficiente, incapace, inadatto a venire alla luce di sรฉ, e pertanto bisognoso di un tutore che ha imparato a chiamare dio che intervenga ad ogni piรจ sospinto con la sua โ€˜santa graziaโ€™, perchรฉ altrimenti da solo rimarrebbe a languire in quella โ€˜valle di lacrimeโ€™ che รจ la vita. Il Vangelo di oggi perรฒ ci parla dโ€™altro: ยซsolo dopo che hai fatto tutto ciรฒ che dovevi fare, che era in tuo potere fare, solo dopo aver vissuto da essere umano, fino allโ€™estremo, potrai dire โ€œsono un servo inutileโ€ยป. Non prima. Non ti รจ dato disertare la storia sino a quando non sarai venuto alla luce di te stesso, giunto alla vita piena, perchรฉ occorre sapere che โ€˜alla fineโ€™ risorgeranno i vivi non i morti. La fede nella nostra divina-umanitร  occorrerebbe mettere in campo nel nostro vivere quotidiano. La mia umanitร  รจ โ€˜Dio allโ€™operaโ€™, e per questo mi รจ chiesto di vivere con passione e attenzione ogni istante, ogni momento per portarmi a sbocciare, e quindi ad incarnare Dio nel mondo. In un certo senso siamo noi ad aiutare Dio ad essere presente qui ed ora! Non viceversa. Eโ€™ il tempo della fede come fiducia nella nostra insita capacitร  di bene, di giustizia, di bontร ; fiducia nella retta coscienza che ci abita e nella profondissima capacitร  di amare che possediamo. Si sposterebbero cosรฌ montagne di odio e di violenza, dโ€™intolleranza e dโ€™ignoranza. Se oggi qualcuno crede ancora in Dio, chi crede ancora nella bontร  dellโ€™uomo? ยซAbbiamo avuto uomini che hanno saputo morire per il futuro dellโ€™umanitร , hanno dato voce alla specie umana e sono morti per questo. Che importa se dicevano che in cielo non cโ€™รจ nessuno? In cielo ci sono tanti idoli. Ce li abbiamo messi noi. Forse รจ una via necessaria anche quella di spopolarlo, visto che molta sostanza di umanitร  รจ stata proiettata e come alienata nel cielo delle immaginazioni. Quel che conta รจ la fede nel futuro dellโ€™umanitร . Dobbiamo essere intransigenti contro i rassegnati. I veri nemici del futuro non sono i cattivi, ma i rassegnatiยป. (Balducci) AUTORE: don Paolo Squizzato FONTE CANALE YOUTUBE