don Paolo Squizzato – Commento al Vangelo del 15 Maggio 2022

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ยซQuando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesรน disse: โ€œOra il Figlio dellโ€™uomo รจ stato glorificatoโ€ยป.
Il tradimento, il massimo del male subรฌto, Gesรน lo fa coincidere col massimo della gloria. Il buio che colpisce Gesรน, diventa possibilitร  di manifestare la luce, la stoffa di cui รจ fatto lโ€™Amore, la divinitร .
Lโ€™amore riporta la vittoria quando viene ferito.

Le nostre fragilitร , limiti, fallimenti, il male invincibile che ci accompagna possono diventare โ€“ se solo lo volessimo โ€“ il luogo della manifestazione della gloria di Dio, della ri-creazione, dellโ€™inizio di qualcosa di nuovo e inaudito.
ยซMi vanterรฒ ben volentieri delle mie debolezze, perchรฉ dimori in me la potenza di Cristo. Perciรฒ mi compiaccio nelle mie infermitร , negli oltraggi, nelle necessitร , nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, รจ allora che sono forteยป ci ricorda Paolo (2Cor 12, 9s.).

Sulla croce abbiamo la manifestazione massima dellโ€™essenza dellโ€™Amore; lassรน viene in qualche modo rivelato il nome stesso del divino, la sua stessa sostanza.

โ€œVi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altriโ€ (v. 34). La novitร  di questo comandamento sta nel far perdere a questo lโ€™aspetto di legge. Con Gesรน sโ€™รจ chiusa lโ€™epoca dellโ€™osservanza di leggi sterili, e sโ€™รจ aperta la possibilitร  di vivere una vita nuova, attraverso il bene vicendevole, in ultima analisi la possibilitร  di fare esperienza del divino.
Le leggi servono perchรฉ possiamo arrivare a farne a meno.

Gesรน non propone nuove esigenze, altri imperativi etici, pesi insopportabili da portare, ma elargisce un dono.
Infatti lโ€™amore non obbliga mai, dona. E se โ€˜comandaโ€™ qualcosa prima lo concede.
ยซDonami o Dio ciรฒ che mi comandi, e poi comandami ciรฒ che vuoiยป (Agostino).

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AUTORE: don Paolo SquizzatoFONTECANALE YOUTUBE