don Paolo Squizzato – Commento al Vangelo del 11 Ottobre 2020

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Siamo stati abituati, fin da piccoli, che le cose importanti vadano meritate. Nel vangelo vige unโ€™altra logica: ยซTutto รจ pronto!; venite alle nozzeยป. Tutto รจ giร  dato. รˆ sufficiente goderne. Abbiamo, al v. 8, una frase tremenda: ยซgli invitati non erano degniยป. I tali che non accettarono lโ€™invito per le nozze, รจ perchรฉ non sentendosi degni di entrarvi sโ€™industriarono per diventarlo โ€˜un poโ€™ di piรนโ€™. Per Dio dunque cosโ€™รจ che ci rende degni di partecipare alla comunione con lui? La nostra indegnitร !
Chi si percepisce degno, adatto, pronto in base ad una propria โ€˜santitร โ€™, integritร  morale, alle nozze non potrร  mai accedervi. La comunione con Dio (compresa quella eucaristica) รจ ad appannaggio degli indegni, dei fragili, dei peccatori, altrimenti diverrebbe premio per chi ce la fa. Ma lโ€™amore รจ dono, non ricompensa.

Infatti alle nozzeentrano tutti quelli che stanno nei crocicchi delle strade (v. 9), i mendicanti, i disgraziati. Solo il mendicante puรฒ essere raggiunto, perchรฉ tende la mano per farsela riempire ed essere riportato a casa. Questo รจ lโ€™atteggiamento veramente cristiano: nella propria situazione โ€“ per quanto drammatica possa essere โ€“ tendere la mano per ricevere in dono la vita.

Nel vangelo parallelo di Luca, ci si spinge oltre, affermando che il re manda il servo a cercare quelli che una certa mentalitร  ha sempre ritenuto perduti e lontani: ยซconduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppiยป (Lc 14, 21). Storpi, ciechi e zoppi erano per il santo Israele la triade โ€˜maledettaโ€™ da Dio e pertanto esclusa dal Tempio e impossibilita alla comunione stessa con Dio.
Ora, con Gesรน di Nazaret, son proprio loro, gli esclusi di sempre, i disgraziati, gli ultimi a essere i primi invitati alle nozze con Dio! ยซGli ultimi saranno i primiยป (Mt 20, 16).

A queste nozze, entrano tutti, indipendentemente che siano buoni o cattivi (v. 10). Per entrare in comunione con Dio non รจ questione di morale, di essere buoni o cattivi. La questione รจ accogliere lโ€™invito, accettare di essere abbracciati dal suo amore.
Quando il re scorge il tale che entra nella sala con le proprie credenziali, con le proprie capacitร , con un merito personale โ€“ simboleggiato qui dallโ€™assenza dellโ€™abito nuziale โ€“ viene espulso: ยซLegatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre; lร  sarร  pianto e stridore di dentiยป (v. 13). Infatti, in ultima analisi, lโ€™abito cosโ€™รจ? รˆ il Figlio stesso. Rivestirsi dellโ€™abito nuziale รจ rivestirsi di Cristo, che crea in noi lโ€™uomo nuovo: ยซDovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire lโ€™uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santitร  veraยป (Ef 4, 24).

Lโ€™unico modo per poterci far rivestire di questo abito, che รจ il Cristo, รจ scoprirci semplicemente nudi, e quindi poveri e fragili. In una parola: veri. E insieme accettare di essere raggiunti.

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AUTORE: don Paolo Squizzato
FONTE
SITO WEB: https://www.paoloscquizzato.it
CANALE YOUTUBE:
https://www.youtube.com/channel/UC8q5C_j3ysCSrm1kJZ4ZFwA

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