Alla Maddalena Gesรน dice, nel giardino della rinascita: โNoli me tangereโ, non mi toccare, non mi trattenere, non ricondurmi alle categorie solite del conosciuto, del sensibile, del concettuale attraverso cui da sempre sei stata con me. ร finalmente giunta lโora dโapriti ad unโaltra modalitร e possibilitร di conoscenza.
A Tommaso, lโincredulo Gesรน invita a mettere la mano nella ferita del costato.
A ciascuno il suo.
La vita spirituale รจ un cammino, โDi cominciamento in cominciamento, di ripresa in ripresa, di cominciamenti e riprese senza fineโ.
La Maddalena รจ la donna oltre, la donna matura che giunge a fare esperienza del suo Signore senza il bisogno di โtoccare per credereโ.
La via della mistica: esperire per via dโassenza.
Nellโassenza la presenza. Lโabbandono come condizione per fare esperienza dello Spirito vivificante (cfr. Gv 16, 7).
ร non toccando che fa esperienza dellโamato, รจ non vedendo che lo conosce. Solo ora che le sue idee, le sue immagini, i suoi concetti, lโassodato, lโacquisito lโhanno finalmente abbandonata puรฒ esperire il Vivente, lโOltre, il Presente.
E Maddalena probabilmente avrebbe voluto dire a Tommaso, e quindi a me: โcaro fratello, รจ quando diverremo ciechi alle cose di Dio che il Mistero si manifesterร e noi lo conosceremo per ciรฒ che veramente รจ, cessando dโessere la proiezione delle nostre limitate atteseโ.
Da lรฌ a poco avverrร che Paolo cadrร a terra dopo che il Mistero gli si rivelerร . Si dice che aprรฌ gli occhi e non vide nulla. Solo cosรฌ potรจ conoscere lโAmato.
โBeati quelli che non hanno visto e hanno creduto!โ sono le parole di Gesรน ai suoi.
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E a me. Ancora cieco perchรฉ convinto di vedere.
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato