Versare lโimposta allโimpero di Roma che schiaccia col suo potere arbitrario e domina illegittimamente il popolo ebraico รจ lecito o no?
La domanda viene posta allโebreo Gesรน per coglierlo in fallo: rispondendo sรฌ, verrebbe tacciato di collaborazionismo. Rispondendo no, รจ passabile di denuncia in quanto sovversivo.
Ma Gesรน esce dalla trappola chiedendo una moneta, e questi gliela porgono. Ipocriti e commedianti pare dire Gesรน: se avete in tasca una moneta con lโeffige del dio-imperatore siete di fatto giร alla sua mercรจ, ne riconoscete lโautoritร accettando la dominazione di cui siete vittime. Ora, pagare la tassa รจ solo un atto consequenziale e lโultimo dei problemi.
Ma Gesรน vuole far uscire i suoi uditori dallโimpasse, e fargli compiere un passaggio di soglia. Pagate pure la tassa allโimperatore โ pare dirci โ ma non sacrificategli la vita.
Gesรน ha messo sempre in guardia dal sottomettersi allโautoritร , di ogni genere โ anche quella familiare โ se questa inficia la dignitร della persona: ยซNon crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dellโuomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre piรน di me non รจ degno di me; chi ama il figlio o la figlia piรน di me non รจ degno di me; (Mt 10, 34-37); (cfr. 19, 29).
Se qualcuno si porrร al di sopra di voi, anche con le โmigliori intenzioniโ voi toglietevi dalle loro maglie, e ricominciate a respirare.
Ma il tema offertoci dal vangelo di oggi pare spingerci ancora piรน in lร , lasciando preziose indicazioni per il nostro vivere in comunitร : ยซDio e Cesare sono due realtร inconfondibili, bisogna rapportarsi a entrambi ma senza togliere niente a nessuno. Cesare, ossia la potestร politica, non ha diritto di legiferare sul campo di Dio, cioรจ sul sacro, ma nemmeno gli uomini di Dio possono ingerirsi sul dominio di Cesare. La religione non รจ un affare di stato, la politica non รจ un sottodominio del potere religioso. Chi esercita lโuno non esercita, per lo stesso diritto, lโaltro. Non spetta allo stato far religione, non tocca alla chiesa far pronunciamenti o scelte politiche. La societร di Cristo ha la propria identitร che deve essere rispettata, ma ha anche lโobbligo di lasciarla alle altre istituzioni socialiยป (Ortensio da Spinetoli).
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato