don Paolo Scquizzato – Commento al Vangelo del 20 Agosto 2023

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Una donna straniera e quindi impura converte Gesรน di Nazareth.

Sรฌ, perchรฉ per Gesรน lโ€™ebreo, รจ chiaro come il sole che il suo dio sia quello sempre โ€˜dalla nostra parteโ€™, il piccolo dio nazionalista che protegge il suo popolo annientando i nemici.

La Legge รจ chiara: lo straniero โ€“ per di piรน se donna โ€“ รจ semplice cane impuro che non merita attenzione, e tanto meno esaudimento da parte del Dio dโ€™Israele.

Ma la โ€˜cagnolinaโ€™ non ci sta. Non ci sta e grida. Grida anche se il cielo per lei rimane โ€“ per il momento โ€“ blindato.

Donna concreta come la roccia e trasparente come lโ€™aria, porta in sรฉ unโ€™altra idea di Dio: amore vivificante che fa fiorire qualsiasi tipo di terra, anche il deserto. Per questo non si dร  per vinta, come solo le donne sanno fare perchรฉ sanno che in fondo lโ€™Amore deve poter riempire i vuoti, e colmare abissi.

Per questo ella sta ed attende.

โ€œLโ€™attesa trasforma il tempo in eternitร โ€ (Simone Weil).

E dinanzi a questo eterno-femminile che sa che ogni vuoto รจ possibilitร  di concepimento, Gesรน compie un passaggio di soglia: scopre cosโ€™รจ la fede: non credenza nel piccolo dio-maschio-onnipotente e nazionalistico, ma abbandono allโ€™Amore come fornace trasformante.

Lode a questa donna che con tutta sรฉ stessa ha narrato il vero volto di Dio a tutti quei maschi che hanno sempre pensato di avere dio dalla loro parte, ma soprattutto che si son creduti dio.

Anche oggi il vangelo รจ invito pressante alla dura conversione dei buoni.

Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato

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