Siamo manifestazione del divino di cui siamo impastati. Da ciรฒ la possibilitร di attribuirci un valore infinito e di pensarci con sufficiente fiducia. Ma difficilmente ne siamo consapevoli. Ogni volta che lโangoscia sโaffaccia nella nostra vita, abbiamo la necessitร di spingerci โpiรน in altoโ per essere un poco di piรน, quasi a voler bilanciare un innato senso dโinferioritร .
ยซChi di voi, per quanto si preoccupi, puรฒ allungare (ed alzare) anche di poco la propria vita?ยป (Mt 6, 27).
Piรน cresce la paura di precipitare nellโabisso piรน sโinnescano strategie di grandezza.
Gesรน รจ venuto a dirci che possiamo farne a meno, ricordandoci che siamo giร grandi abbastanza: valiamo a sufficienza e andiamo benissimo cosรฌ.
โLโascensione al cieloโ di Gesรน fa rinunciare a noi lโimproba fatica di conquistarlo. Il suo sedersi alla destra del padre ha fatto in modo che noi potessimo stare come in paradiso su questa terra. Il suo essere nellโambiente divino ci dice che la divinitร non รจ conquista ma godimento perchรฉ ne facciamo giร parte. E per questo non siamo piรน tenuti ad adattarci alle circostanze per prevenire lโinfelicitร o per evitare il disonore, e soprattutto non siamo piรน soggetti agli oggetti e agli altri per assaporare il diritto allโesistenza.
Gesรน ci ricorda che una vita in balรฌa dellโambiente, il dovere di adeguarvisi e di corrispondere alle attese altrui si chiama โpossessione demoniacaโ, concetto che per la moderna psicanalisi prende il nome di angoscia: ยซDistruzione progressiva dellโio nel folle sforzo di poter raggiungere in questo modo la propria felicitร ; un defatigante girare in tondo senza concludere nulla, senza direzione, senza stabilitร ยป (Eugen Drewermann).
Lโascensione รจ certezza di una salvezza giร data, e non da conquistarsi e tanto meno da meritare: io sono nellโUno. Sono lโUno, la Luce, la medesima Energia che tutto crea e ricrea. Sono giร a Casa.
Quando ne prenderรฒ consapevolezza mi risveglierรฒ come da un incubo, non avendo piรน necessitร dโessere angosciato nel trovare casa โaltroveโ, con la serena certezza che le situazioni, anche le piรน drammatiche non avranno lโultima parola su di me.
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato