don Mauro Pozzi commenta il Vangelo di domenica 27 marzo 2016

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Il commento al Vangelo di domenica 27 marzo 2016 a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.

RISORGEREMO CON LUI

[ads2]Il centro della nostra fede รจ la resurrezione di Cristo. รˆ un fatto assolutamente unico e per molti difficile da credere. Quando Paolo si rivolge agli ateniesi allโ€™Areopago e nomina la resurrezione di Gesรน, molti di quelli che fino ad allora erano stati a sentirlo se ne vanno deridendolo. Atene, la capitale della cultura del tempo, la patria della filosofia, non puรฒ tollerare un cosa tanto fuori dagli schemi. Anche oggi chi crede che la veritร  sia solo ciรฒ che la scienza puรฒ provare, non puรฒ accettare la resurrezione. Non si tratta perรฒ solo di credere o meno che la cosa sia successa, ma di capire che questo evento cambia radicalmente, e dallโ€™interno, la storia di ogni uomo. Ci sono cose che non capiamo e non capiremo mai: siamo troppo piccoli se ci paragoniamo allโ€™immensitร  dellโ€™universo in cui viviamo. La religione, basandosi sulla Rivelazione, ci aiuta a orientarci in questo orizzonte infinito. Ci dice che Dio aveva creato lโ€™uomo perchรฉ stesse con Lui condividendo la sua opera, ma che lโ€™uomo ha voluto far da solo e ha interrotto la relazione filiale rifiutando la paternitร  divina. Gesรน รจ il Figlio che noi dovremmo essere. Ci mostra la strada. La sua croce rappresenta la fedeltร  alla vocazione. Quante volte noi non ci fidiamo di Dio, lo critichiamo, lo accusiamo di non essere buono o giusto, perchรฉ le cose non vanno come pensiamo che debbano andare. Invece Gesรน ha sempre fiducia nel Padre, offre la sua vita, si mette in gioco fino alla fine. Nella sua passione Cristo diventa la rappresentazione del nostro rifiuto di Dio. Lui che ha sempre fatto solo del bene รจ condannato ingiustamente e ucciso nel modo piรน atroce che si possa immaginare. Lui che รจ Dio sprofonda in un abisso di dolore e di ingiustizia: un annientamento totale, ma da quella desolazione si rivolge al Padre. Gesรน dalla croce invoca suo Padre, รจ una corrente di amore che collega il punto piรน basso dellโ€™universo con il punto piรน alto. Chi puรฒ sentirsi escluso da questi estremi infiniti? Chi puรฒ dire di soffrire piรน di Gesรน o di avere una sorte piรน ingiusta? E Gesรน risorge da questa bassezza riconducendo tutto nel cuore del Padre. Lโ€™universo intero risorge con lui. Questo ci dice che non cโ€™รจ nulla di perduto, che lโ€™amore di Dio puรฒ ridare la vita in qualunque momento e ci invita a metterci nelle sue mani senza paura, sapendo che, dopo la nostra personale esperienza di croce e la morte, risorgeremo con Lui. Quindi la resurrezione del Maestro non รจ solo un momento preciso della storia, svolta epocale, che da allora in poi riapre la via al cielo.

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Domenica di Pasqua della Risurrezione

Gv 20, 1-9
Dal Vangelo secondo Giovanni

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Il primo giorno della settimana, Maria di Mร gdala si recรฒ al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andรฒ da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesรน amava, e disse loro: ยซHanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!ยป.
Pietro allora uscรฌ insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse piรน veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinรฒ, vide i teli posati lร , ma non entrรฒ.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrรฒ nel sepolcro e osservรฒ i teli posati lร , e il sudario ย– che era stato sul suo capo ย– non posato lร  con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrรฒ anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioรจ egli doveva risorgere dai morti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 27 Marzo – 02 Aprile 2016
  • Tempo di Pasqua I, Colore bianco
  • Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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