don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del giorno, 20 Agosto 2019

Entrare nel Regno significa essere disposti a spogliarsi di tutto per il Signore. E pochi riescono a identificarsi in Gesù. Ma Dio con la sua misericordia riempie anche le nostre fragilità e ci invita all’incontro con lui.

Riempimi di te

Un uomo ricco solo di cose.
Non entra nel regno di Dio.
Le sue borse piene, lo bloccano.
Le sue tasche piene, lo zavorrano.
Le sue mani piene, lo impediscono.
Non ce la fa.

Un uomo ricco di Dio.
Entra nel regno di Dio.
Le sue borse svuotate.
Le sue tasche rivoltate.
Le sue mani aperte.
Sono piene, gonfie, con le dita intrecciate alle tue.
Piene di te.
Piene con te.
Non è la ricchezza di cose il problema.
È la povertà di Dio, è la mancanza di Dio, il problema.

Un uomo senza Dio.
È povero, è vuoto.
Anche a borse, tasche, mani, piene, ricolme.

Un uomo unito a Dio, che lo segue, lo ama.
È ricco, è pieno.
Anche a borse, tasche, mani vuote.

Se hai lasciato tutto per ottenere e guadagnare Dio , hai ottenuto e guadagnato tutto.

È Dio da seguire.
È Dio da riempirsi la vita.
È lui la ricchezza.

Molti, con le borse vuote di cose e la vita piena di Dio, sono i primi nel suo regno.
Sono già lì ad aspettarci.
Ora mi fermo e mi svuoto.
Ora ti seguo.
Riempimi di te.

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È più facile che un ammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 19, 23-30

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».

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