Avvicinandosi la Pasqua, la Chiesa ci ricorda lโincarnazione: noi che ci siamo fatti polvere con la liturgia delle Ceneri per rinascere come nuova creatura attraverso Gesรน, ora contempliamo Cristo che si fa come noi per ammantare di misericordia la carne umana. E lโanello di congiunzione รจ Maria che trova grazia presso Dio per la sua umiltร .
Figlio di Dio e figlio tuo
Gli angeli hanno da fare.
Volano sulla terra a portare parole bellissime.
Parole di vita.
A riempire di gioia la vita.
Ora tocca a te, Maria.
Ora tocca a te.
Sei piena di Grazia.
E ora, piena di gioia.
E piena di lui.
Io vedo te, piena di grazia.
E comincio a desiderare.
E comincio a sperare.
Di avere grazia anche io presso Dio.
Di avere in dono tanta gioia anche io.
Arriva un Re.
Un Re grandissimo.
Un Re che regnerร per sempre.
Su tutti.
Su tutto.
Sarร il Figlio di Dio.
Arriva un bambino.
Un bambino piccolissimo.
Nascosto in te, piena di grazia.
Un bambino che crescerร con te.
Sarai sua mamma, sua regina.
Sarร figlio tuo e di Giuseppe.
ร Gesรน.
ร Re ed รจ bambino.
Regnerร e starร in braccio.
Figlio di Dio e figlio tuo.
Che buon sapore questa storia.
Chissร come accadono queste cose cosรฌ belle.
Forse basta che il Signore stia con noi.
A te, cosรฌ bella, cosรฌ pura, cosรฌ piena di grazia, di tutto, Dio riempie la vita, il grembo.
Chissร come accadono queste cose cosรฌ belle.
A Elisabetta, cosรฌ anziana, sterile e stanca.
ร arrivata la vita, la gioia, la pienezza di cuore e di grembo.
Chissร come accadono queste cose cosรฌ belle.
A me, cosรฌ diversa da te, ha donato Gesรน giร grande, giร adulto.
E Lui ha preso me in grembo.
Chissร come accadono queste cose cosรฌ belle.
Lasciamo fare allโamore.
Lasciamo fare allo Spirito Santo.
Che tutto ama.
Che tutto copre.
Lโamore sa come si fa.
Basta che il Signore stia con noi.
Basta dire si allโamore.
Amen, amore mio.
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Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรฉgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน. Sarร grande e verrร chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darร il trono di Davide suo padre e regnerร per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร fineยป.
Allora Maria disse all’angelo: ยซCome avverrร questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose l’angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirร con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร sarร santo e sarร chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.
Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E l’angelo si allontanรฒ da lei.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
