Don Maurizio Mirilli – Commento al Vangelo del 9 Aprile 2020

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LETTURA

La cena pasquale รจ un rito fondamentale che di generazione in generazione un ebreo รจ chiamato a celebrare in ricordo della liberazione dalla schiavitรน dellโ€™Egitto, operata da Dio nei confronti del suo popolo. Il libro dellโ€™รˆsodo, nella liturgia odierna, consegna nei dettagli le prescrizioni con cui tale cena deve essere vissuta. San Paolo, scrivendo ai Corรฌnzi, aggiunge la novitร  che Gesรน inserรฌ allโ€™interno della cena pasquale, lโ€™offerta di se stesso al posto dellโ€™agnello, attraverso le parole che la Chiesa ha poi usato per la consacrazione eucaristica. Lโ€™evangelista Giovanni ci spiega che il senso di questa offerta sta nellโ€™amore che Gesรน ha manifestato nella concretezza del servizio, lavando i piedi agli Apostoli durante la sua Ultima Cena.

MEDITAZIONE

A volte un gesto vale piรน di mille parole e, nel cuore di chi lo riceve, lascia un segno piรน che anni e anni di studio. Il gesto della lavanda dei piedi รจ un trattato teologico senza parole, un insegnamento concreto che mostra con efficacia il senso profondo della celebrazione eucaristica, una catechesi sulla fonte e sul culmine dellโ€™amore, una sintesi perfetta del Vangelo, un testamento spirituale sullโ€™autentica ereditร  dei figli di Dio. รˆ un gesto che in tutta evidenza ci fa comprendere che amare รจ servire, รจ spogliarsi delle vesti regali e chinarsi sui piedi nudi e sporchi di chi ha bisogno di cure. Gesรน ci ama cosรฌ, non considerando un privilegio il suo essere Figlio di Dio, ma svuotando se stesso e assumendo la condizione di servo, umiliandosi e facendosi agnello pasquale, accettando liberamente la morte di croce per la nostra salvezza.

Con la lavanda dei piedi, Gesรน mostrรฒ agli Apostoli il fondamento della nuova Pasqua, il sacrificio con cui si รจ messo a nostro servizio, e che ha sancito la nuova ed eterna alleanza tra Dio e il suo popolo. Lโ€™eucaristia allora non รจ solo il ricordo di una cena, ma il memoriale attraverso cui si ripresenta lโ€™offerta di Cristo con il versamento del suo sangue per tutti noi. Lโ€™eucaristia รจ la fonte da cui attingere lโ€™amore di Cristo per sperimentare la liberazione dalla schiavitรน del peccato ed essere liberi di amare, mettendoci al servizio gli uni degli altri. Oggi รจ il giorno in cui contemplare questo amore attraverso la concretezza del gesto della lavanda dei piedi. Viviamo questo rito non in modo folcloristico, ma lasciamo che attraverso di esso il Signore ci provochi fortemente. Penso che oggi bisognerebbe ridurre al minimo le parole dellโ€™omelia per lasciare piรน spazio alla potenza del gesto.

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PREGHIERA

Signore Gesรน, donami lโ€™umiltร  di lasciarmi toccare e lavare i miei piedi sporchi da te, senza vergogna. Che io possa rimanere travolto dallโ€™amore che tu manifesti in questo tuo gesto, cosรฌ da sentire lโ€™urgenza di imitarti. Insegnami ad amare, a cingermi lโ€™asciugamano attorno alla vita e a servire. AGIRE Sarebbe bello rivivere in famiglia la lavanda dei piedi. Ognuno potrebbe manifestare il proprio bisogno di aiuto e lasciarsi โ€œlavare i piediโ€ dagli altri. Don Maurizio Mirilli

Fonte: il foglietto della messa domenicale Edizioni ART


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