Don Massimiliano Nastasi – Commento al Vangelo di domenica 26 Gennaio 2020

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La terza domenica del tempo ordinario, dopo il trittico dellโ€™epifania rappresentato dal bambino ai magi, dalla rivelazione del Padre al Giordano e dalla conoscenza che Giovanni il Battista fa di Gesรน, e prima ancora di incamminarci al seguito del Maestro attraverso la testimonianza offertaci dallโ€™evangelista Matteo, intende confermarci come: ยซGesรน non รจ solo la stella per i gentili, la luce delle nazioni, ma altresรฌ la luce nellโ€™oscuritร  per tutti coloro che stanno nelle tenebreยป [K. Berger, Commentario al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia, 2014, 25]. Dopo lโ€™arresto del Battista da parte di Erode Antipa, infatti, Gesรน prende in qualche modo il suo posto dando cosรฌ avvio al ministero pubblico, e trasferendosi da Nazaret a Cafarnao, sul lago di Galilea.

Lโ€™evangelista fa notare come il Maestro lentamente si auto-rivela partendo da questo territorio a nord della terra dโ€™Israele, anticamente affidato alle tribรน di Zร bulon e di Nรจftali. La scelta di questo luogo รจ legata alla realizzazione di una profezia del profeta Isaia: ยซIl popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano nella terra dellโ€™oscuritร  una luce รจ rifulsaยป (Is 9, 1).

Ci troviamo nella sezione 8, 23 โ€“ 9 ,6 del primo Isaia (cc. 1-39), che leggiamo nel tempo di avvento, dedicata allโ€™intronizzazione del re Ezechia nel 726 a.C. Figlio di Acaz, regna ventinove anni compiendo una riforma in campo religioso, sradicando lโ€™idolatria e distruggendo Necustร n, il serpente di bronzo che aveva fatto Mosรจ nel deserto e che era stato successivamente collocato allโ€™interno del tempio di Gerusalemme (cfr. 2Re 18, 4). Israele, in questo periodo, attraversa lโ€™esperienza delle tenebre per via dellโ€™occupazione delle terre di Zร bulon e di Nรจftali, che diventa provincia assira da parte di Tiglat-Pileser III, ma vede la salvezza nella riconquista della terra proprio per lโ€™ascesa al regno del nuovo re. Infatti, ยซla conquista assira costituisce lo sfondo della desolazione e della tristezza, contro il quale viene fatta risuonare la successiva nota profetica della luce e della speranzaยป [B.S. Childs, Isaia, Queriniana, Brescia, 2005, 92].

Per il profeta Ezechia rappresenta la possibilitร  di salvezza per Israele affinchรฉ si possa spezzare ยซil giogo che lโ€™opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Mรกdianยป (Is 9,3). Riferimento ai soldati assiri che avevano deportato la popolazione del nord ma che troveranno la liberazione come fu al tempo di Gedeone che con un piccolo gruppo di uomini armati aveva sconfitto lโ€™esercito dei Madianiti (cfr. Gdc 7).

Lโ€™evangelista Matteo, citando il profeta, cambia il tempo del verbo โ€œvedereโ€ dal presente al passato (ha visto / vide) facendo cosรฌ comprendere come lโ€™opera della redenzione si รจ ormai compiuta. Inoltre, sostituisce lโ€™espressione ยซIl popolo che camminava nelle tenebreยป con ยซIl popolo che abitava nelle tenebreยป, al fine di mostrare che Gesรน ha portato davvero la luce a coloro che dimoravano in Galilea. Non a caso alla fine del vangelo riporta come lโ€™angelo alla tomba vuota annunci: ยซEโ€™ risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galileaยป (Mt 28,7), luogo dove era iniziata la rivelazione.

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Sul tempo di Gesรน, dunque, ricade il giudizio di essere il โ€œtempo del compimentoโ€, in cui il Signore realizza ogni volta la sua parola, e per lโ€™evento neotestamentario questo significa che non รจ causale, terreno o politico, ma storia sacra. Il vangelo annunciato compie, quindi, il passaggio dal xฯฯŒฮฝฮฟฯ‚ del tempo dellโ€™uomo al ฮบฮฑฮนฯฯŒฯ‚ del tempo di Dio, dalle tenebre del peccato alla luce della grazia ove il Maestro si รจ fatto lui stesso Luce e Salvezza attraverso le sue opere e le sue parole che contempliamo ogni domenica nella celebrazione del suo santo sacrificio.

ยซAmmiri quellโ€™esimo Mosรจ, il quale per prestanza di scienza comprende ogni creatura di Dio? Eccoti il sabato, quello benedetto, della prima creazione del mondo. Da quel sabato riconosci questo sabato, il giorno della pace, che Dio ha benedetto al di sopra di ogni altro giorno. Infatti, in questo si รจ veramente riposato da tutte le opere lโ€™Unigenito Dio, avendo offerto la quiete alla carne nellโ€™economia per mezzo della morte; ed essendo ritornato per mezzo della resurrezione a ciรฒ che era, fece risorgere con sรฉ tutto ciรฒ che giaceva, diventato vita, resurrezione, aurora, mattino, giorno per coloro che giacevano nelle tenebre e nellโ€™ombra della morteยป: Gregorio di Nissa, dal trattato Sulla santa Pasqua, disc. 1: PG 46, 601).

Fonte

Don Massimiliano Nastasi – Nato a Roma il 2 aprile 1976, sacerdote diocesano. Dottore in Teologia, dopo lโ€™insegnamento IRC e gli studi a Milano e Roma, fino al 2015 รจ stato Vice Preside dellโ€™Istituto Teologico Diocesano e Direttore dellโ€™Ufficio Catechistico di Mondovรฌ. Ha approfondito Archeologia e Geografia a Gerusalemme e attualmente รจ Docente di Cristologia presso Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€œEcclesia Materโ€ della Pontificia Universitร  Lateranense, Guida Biblica per lโ€™Opera Romana Pellegrinaggi e Vicario Parrocchiale di Santa Caterina da Siena in Roma. Autore dei saggi โ€œLa cristologia adamitica nella concezione agostiniana. Alla scoperta di unโ€™antropologia della redenzioneโ€ (Edizioni Santโ€™Antonio, Padova 2019) e โ€œLa questione del soprannaturale nella concezione agostiniana. Riflessione allโ€™opera De natura et gratia di Agostino dโ€™Ipponaโ€ (Edizioni Santโ€™Antonio, Padova, 2019)


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