Il senso del “potere” รจ aiutare gli altri e non sminuirli
Mentre Gesรน svela per la seconda volta il piano che ha in mente per salvare il mondo, gli si avvicina la madre di Giacomo e Giovanni – evidentemente spinta dai due fratelli – che non capendo che Gesรน stava andando a morire – e non a fare e per di piรน vincere la guerra contro i romani – chiede di onorare sul campo i suoi pargoli. Non li vedrebbe male – continua la donna – se potessero sedere uno alla destra e lโaltro alla sinistra di Gesรน, come a dire: falli tuoi amici piรน fidati e successori.
Ma se Giacomo e Giovanni fanno questa brutta mossa, gli altri dieci non ne escono migliori: si indignano fino a non rivolgere piรน loro nemmeno un saluto. A questo punto Gesรน deve essere limpido e chiaro: โSe volete essere i primi dovete mettervi in fondo alla filaโ. Avranno pensato: โMa che cosa vuol dire? ร un controsenso!โ. Lโavrete pensato anche voi. Ma in effetti รจ cosรฌ: io lโho capito – e per questo ve lo riporto – il giorno in cui sono divenuto parroco. Fino a quel momento avevo sempre bisogno di dimostrare chi fossi, nel modo di vestire, nel modo di parlare, nel modo soprattutto di trattare gli altri.
Quando son diventato parroco mi sono sentito subito โpadreโ dei miei parrocchiani. E questo mi ha permesso di trattarli – ovviamente anche a volte sbagliando – non come dei sottoposti, ma come dei germogli con lโunico mio scopo di farli crescere sani e robusti. Sรฌ: pensare che lโaltro non ti รจ nemico o alternativo e pensare che lโunico tuo compito sia quello di investire sul bene dellโaltro perchรฉ emerga, รจ ciรฒ che ci chiede oggi Gesรน.
AUTORE: don Marco Scandelli
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