don Manuel Belli – Commento al Vangelo del 31 Marzo 2021

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La letteratura su Giuda รจ infinita: il gesto del suo tradimento ha provocato romanzieri e teologi, poeti e filosofi. Il male suscita sempre pensiero e sgomento. E si va da Dante che lo colloca nel piรน profondo degli inferni a Primo Mazzolari con la sua celebre omelia in cui lo definisce โ€œnostro fratello Giudaโ€. Perchรฉ forse รจ vero che Giuda รจ anche il nome di un pezzo di noi stessi e di alcuni nostri atteggiamenti. Il Vangelo รจ estremamente sobrio: non sappiamo nulla dei pensieri che hanno portato Giuda a tradire. Sappiamo solo che a un certo punto decide di tradire e di consegnare Gesรน allโ€™arresto.

Lโ€™ha fatto perchรฉ posseduto dal maligno? Lโ€™ha fatto perchรฉ stanco di un maestro dal quale non si sentiva capito? Lโ€™ha fatto per provocare una reazione di Gesรน? Non lo potremo sapere. Ci accontentiamo di un discorso molto minimale: Giuda รจ vittima della banalitร  del male. Perchรฉ il male spesso รจ cosรฌ: banale. Non ha ragioni teologiche, non รจ nobile, non รจ grande, non ha dietro ideali: spesso il male รจ sofferenza anonima e insensata. Giuda compie un atto malvagio senza troppe spiegazioni.

Noi siamo capaci di male banale, che non ha spiegazioni. Hannah Arendt, nel suo libro La banalitร  del male, scriveva: ยซQuel che ora penso veramente รจ che il male non รจ mai radicale, ma soltanto estremo, e che non possegga nรฉ profonditร  nรฉ una dimensione demoniaca. Esso puรฒ invadere e devastare il mondo intero, perchรฉ si espande sulla superficie come un fungo. รˆ una sfida al pensiero, come ho scritto, perchรฉ il pensiero vuole andare in fondo, tenta di andare alle radici delle cose, e nel momento che sโ€™interessa al male viene frustrato, perchรฉ non cโ€™รจ nulla. Questa รจ la banalitร ยป.

A volte non ci sono spiegazioni: nelle migliori condizioni e anche con le migliori premesse, compiamo il male. Ogni esempio sarebbe sminuire la questione: solo la nostra storia conosce quelle pieghe storte che non hanno ragioni, quegli angoli di buio che sembrano resistere ad ogni lavorio interiore, quelle cicatrici che ci fanno sentire vergogna e sembrano non scomparire mai. Morte e vita si affrontano in un prodigioso duello: Gesรน affronta e vince il male banale, con la forza del suo amore profondo.


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