don Manuel Belli – Commento al Vangelo del 2 Maggio 2021

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“Io sono a vite, voi siete i tralci… senza di me non potete fare nulla”. Non รจ un po’ esagerato? Nel video, grazie alla testimonianza di alcuni sposi o fidanzati, proviamo a scoprire dove sta la buona notizia di questa frase. Nel video si parla molto di matrimonio, fidanzamento, scelta. Quasi un commento matrimoniale al testo della vita e dei tralci.

Il contesto: Siamo nei discorsi che Giovanni colloca nellโ€™ultima Sono testi dunque cronologicamente collocati alle soglie della passione, ma risentono del โ€œclima della Pasquaโ€. Consideriamo che il Vangelo di Giovanni รจ stato scritto alcuni decenni dopo la risurrezione di Gesรน: lโ€™evangelista racconta di una comunitร  che da anni contempla il Risorto, e tutto il testo รจ sotto una โ€œluce pasqualeโ€.

I discorsi della cena sono abbastanza nettamente divisi in tre parti. Una prima parte รจ quella che segue la lavanda dei piedi e comprende i capitolo 13 e 14, in cui il ritmo del discorso รจ dettato da alcune domande dei discepoli. I capitoli 15 e 16 (che iniziano con il testo che leggiamo oggi) rappresentano una seconda parte dove รจ Gesรน solo a parlare e dove i temi della comunitร  e della persecuzione sono abbondati. Infine il capitolo 17 conclude questo dialogo con la grande preghiera di Gesรน al Padre.

Il testo inizia con lโ€™immagine della vite. Non รจ certo unโ€™immagine casuale: nel Primo Testamento si parla di Israele come la vigna del Signore. Il profeta Osea, al capitolo 10, propone lโ€™immagine della vigna: ยซRigogliosa vite era Israele, che dava frutto abbondante; ma piรน abbondante era il suo frutto, piรน moltiplicava gli altari; piรน ricca era la terra, piรน belle faceva le sue steleยป. Il profeta Isaia sviluppa con maggiore ricchezza lโ€™immagine, con un cantico che occupa buona parte del capitolo 5: ยซCanterรฒ per il mio diletto il mio cantico dโ€™amore per la sua vignaยป. La dinamica perรฒ รจ simile in entrambi i casi: il Signore edifica la sua vigna, lo fa con cura e molto lavoro, ma la vigna non porta i frutti sperati. Analogamente il profeta Geremia, al capitolo 2, parla di Israele in questi termini: ยซIo ti avevo piantato come vigna pregiata, tutta di vitigni genuini; come mai ti sei mutata in tralci degeneri di vigna bastarda?ยป. Nella parabola dei vangeli sinottici dei vignaioli omicidi si riprende la stessa dinamica: cโ€™รจ una vigna perfetta, e tuttavia per la violenza dei vignaioli non vengono i frutti attesi e sperati. La vigna รจ una pianta che chiede molta cura, non stupisce che sia la cultura scelta come immagine: Dio mette tutta la cura possibile, ma non arrivano i frutti.

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Tuttavia nel testo di Gv 15 si parla della singola vite. Ci si innesta nella tradizione biblica della vigna, ma con una singolare novitร : non si parla di una piantagione di viti, ma di una singola pianta. Gesรน รจ la vite, รจ lโ€™unica pianta in grado di dare frutti. La sua vita e la sua storia singolari sono la corrispondenza perfetta alle cure di Nella sua vita Gesรน realizza i frutti che la vigna di Israele non ha saputo portare. Il Padre realizza in Gesรน le proprie promesse, e offre agli uomini la possibilitร  di unirsi a Gesรน come i tralci della vite. Gesรน รจ lโ€™uomo come lo ha sognato Dio, รจ colui che corrisponde in pienezza al disegno di Dio.

Lโ€™immagine dei tralci diventa rappresentativa del popolo: a noi รจ possibile portare frutto nella misura in cui ci innestiamo alla vite. Gesรน รจ la vera vite, ma gli uomini possono veramente portare frutto nel legame a Gesรน รจ la possibilitร  di una umanitร  nuova fedele a Dio, e stringendoci a lui possiamo essere parte di questa nuova possibilitร  offerta da Dio.

Il Padre viene paragonato al contadino e compie due azioni: toglie i tralci che non portano frutto e โ€œpotaโ€ gli altri tralci. Conviene soffermarsi su queste due azioni:

  • Il verbo tradotto con โ€œpotareโ€ in greco in realtร  รจ da tradurre piรน letteralmente con โ€œpurificareโ€. Nel contesto va bene anche โ€œpotareโ€, ma qualche volta si dร  una lettura un poโ€™ โ€œdoloristicaโ€ dellโ€™espressione: il Padre porterebbe gli uomini a portare frutto attraverso il taglio e la sofferenza. In realtร  in testo evangelico non parla di tagli e potature, ma semplicemente pensa a Dio che fa di tutto per favorire il nostro legame a Gesรน e purificarlo. Ciรฒ che il Padre vuole รจ che โ€œportiamo fruttoโ€. Il modo ordinario con cui il Padre ci purifica lo indica il testo stesso: mediante la parola di Gesรน, accolta e meditata, noi possiamo purificare la nostra scelta di appartenenza al Cristo.
  • Il tralcio puรฒ essere tolto se non porta frutto. Cosa significa? Gesรน รจ la possibilitร  di una umanitร  nuova, e questo รจ una questione seria. Gesรน non รจ una possibilitร  tra tante che ci sono date per una vita salva e fruttuoso: senza Gesรน la nostra vita non รจ salva e non porta frutto. Il Padre puรฒ purificare, favorire, incentivare il nostro legame con Gesรน, ma se noi non vogliamo aderirvi, non puรฒ violare la nostra libertร . Le immagini dellโ€™essere gettati, del fuoco, della secchezza sottolineando semplicemente come lโ€™esclusione esplicita di Cristo nella nostra vita non puรฒ che avere risvolti problematici e devastanti nella nostra vita.

Gesรน propone lโ€™immagine del โ€œdimorareโ€: lโ€™espressione โ€œrimanete in me e io in voiโ€ allude al verbo โ€œdimorareโ€. Non dobbiamo dimenticare che il Vangelo inizia con la domanda dei discepoli: โ€œDove dimori?โ€. Il dimorare รจ un verbo importante per la vita: non รจ semplicemente il Abitare significa risiede stabilmente presso un luogo. La nostra casa รจ il punto da cui osserviamo il mondo, dove poggiamo i piedi su questa terra, da dove partiamo per andare ovunque. Stare presso Gesรน significa decidere che lui รจ il cuore della mia esistenza, il referente immediato che ho quando voglio venire a capo delle mie questioni, ciรฒ su cui mi radico per mettermi a cercare la veritร  delle cose.

Cosa mi dice il testo?

Lo pota perchรฉ porti piรน frutto. Come oggi sono cosciente nella mia vita dellโ€™azione di Dio che purifica la mia fede e la mia appartenenza a Gesรน? So leggere i fatti e gli eventi della mia storia come possibilitร  di purificare la mia adesione a Cristo?

Rimanete in me e io in voi. Ma alla fine, cosa cambia Cristo nella mia vita? Lui รจ davvero il punto da cui osservo il mondo, il luogo dove dimoro, lo spazio da cui osservo le cose, il riferimento per venire a capo della mia vita?

Che portiate molto frutto. Quali frutti di fede, speranza e caritร  vedo oggi prodursi nella mia vita?

Colloquio

Mi rivolgo al Signore parlando a tu per tu. Gli chiedo di purificare la mia vita di fede. Chiedo perdono per i frutti mancati della mia esistenza. Invoco la sua presenza in me e nella mia vita. E chiedo la grazia di dimorare in lui. Gli presento i frutti della mia vita, e anche le mie sterilitร .

Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesรน, ascoltami.
Dentro le tue piaghe, nascondimi.
Non permettere che io mi separi da Te. Dal nemico maligno, difendimi.
Nell’ora della mia morte, chiamami. Fa’ che io venga a Te per lodarTi con tutti i santi nei secoli dei secoli.


Fonte

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