Giuseppe, l’uomo giusto che insegna a fidarsi di Dio
Ci siamo quasi, sta per nascere, è l’inizio. È l’inizio di un nuovo modo di abitare la vita, di un Dio che sceglie la via del grembo, del silenzio, del sogno. Un Dio che non si impone, ma si espone; che non conquista, ma si consegna.
Il Vangelo di oggi ci accompagna a capire il modo in cui Dio entra nella storia, in un mondo di silenzio, di sogno: nel grembo di una donna e nel cuore di un uomo. In quel cuore di Giuseppe che si fa anch’esso culla accogliente. No, Dio non irrompe con potenza, non squarcia i cieli con fragore, ma si fa spazio nella fragilità, nel dubbio, nel silenzio, nella notte.
Giuseppe e Maria avevano un futuro davanti, un sogno di vita insieme, progetti come tutti i fidanzati che stanno per sposarsi, quando improvvisamente tutto sembra crollare. C’è il turbamento, c’è la crisi, il dolore di chi si sente ferito, che non capisce, che non sa, ma ama lo stesso. Giuseppe è il giusto perché, davanti al mistero, non parla, custodisce.: […] Continua a leggere su Avvenire.
