โChi รจ fedele nel poco, รจ fedele anche nel molto; e chi รจ disonesto nel poco, รจ disonesto anche nel moltoโ. Il poco a cui si riferisce Gesรน รจ โil pocoโ di questa vita che si contrappone โal moltoโ della vita eterna. Ma invece di demonizzare questa vita, Gesรน dice che รจ qui che si gioca o meno la possibilitร del molto.
Essere fedeli nel poco significa mostrare la posizione giusta davanti a cui dobbiamo porre noi stessi rispetto alle cose di questo mondo. Esse servono, ma non devono mai diventare un fine. Se tu ti liberi dalla logica del possesso allora sei pronto ad accogliere la responsabilitร del molto che ti verrร concessa nella vita eterna.
Ma quello che deve essere chiaro รจ che non si puรฒ tenere il piede in due scarpe: โNessun servo puรฒ servire a due padroni: o odierร l’uno e amerร l’altro oppure si affezionerร all’uno e disprezzerร l’altro. Non potete servire a Dio e a mammonaโ. La grande domanda che ci pone Gesรน nel Vangelo di oggi รจ: chi occupa il posto esclusivo nel tuo cuore? Dio o il possesso? La veritร รจ che anche noi a volte come i farisei e gli scribi pensiamo che basti la correttezza della performance religiosa per salvarci.
Ma Gesรน dice che ciรฒ che conta nella vita di una persona รจ altro: โI farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui.ย Egli disse: ยซVoi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciรฒ che รจ esaltato fra gli uomini รจ cosa detestabile davanti a Dioยปโ.
Pensare di valere davanti agli occhi degli uomini non conta nulla per il Signore che vede invece ciรฒ che ci portiamo nel segreto del cuore. Se imparassimo questa lezione faremmo pulizia dentro di noi invece di lustrare la nostra immagine fuori di noi. Infatti vivere cercando solo il consenso degli altri e del mondo a volte ci trasforma in un abominio e non in quel capolavoro che Dio aveva in mente quando ci ha dato la vita.
Solo abbandonando la logica dellโapparenza scopriremo la logica di Dio che vede lโessenziale che conta e non lโeffimero che finisce.
Fonte: nellaparola.it
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco | PAGINA FACEBOOK



