Oggi la liturgia fa celebrare la festa della Visitazione della beata Vergine Maria a sant’Elisabetta. Di questa festa mi ha sempre colpito il doppio significato.
Da una parte รจ la festa che celebra la straordinaria capacitร di Maria di trasformare immediatamente in Caritร l’esperienza della fede t che le ha messo nel grembo il Figlio di Dio. Maria non rimane chiusa in un’esperienza cosรฌ immensa come quella dell’annunciazione, ma sente il bisogno profondo di trasformare l’incontro con il Verbo che si รจ fatto carne in lei, in amore fatto carne intorno a lei.
Questo รจ il motivo per cui non ha paura di iniziare un viaggio non facile: “In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una cittร di Giuda”.
Ma la festa di oggi รจ anche la festa della gioia, perchรฉ l’effetto immediato che Maria ottiene da quel suo gesto รจ una provocazione di gioia che contamina tutti, persino Giovanni Battista nel grembo del la madre: “Entrata nella casa di Zaccaria, salutรฒ Elisabetta.
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultรฒ nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamรฒ a gran voce: ยซBenedetta tu fra le donne benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto รจ giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato nel mio grembo”.
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Ma infine potremmo anche dire che รจ la festa in cui Maria trova finalmente il coraggio di cantare quello che il Signore ha compiuto nella sua vita. E ciรฒ รจ paradossale perchรฉ il suo Magnificat non lo pronuncia davanti all’arcangelo Gabriele, bensรฌ davanti al volto della cugina Elisabetta.
Perchรฉ รจ proprio il potenziale di certe relazioni a sbloccare dentro di noi ciรฒ che non riusciamo a dire. Ed รจ grazie a certe relazioni che ci sentiamo cosรฌ capiti da riuscire anche noi a capirci qualcosa fino a dirlo con parole chiare: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore. Grandi cose ha fatto in me lโOnnipotenteยป.
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Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 39-56
In quei giorni, Maria si alzรฒ e andรฒ in fretta verso la regione montuosa, in una cittร di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarรฌa, salutรฒ Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultรฒ nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamรฒ a gran voce: ยซBenedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto รจ giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciรฒ che il Signore le ha dettoยป.
Allora Maria disse:
ยซL’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perchรฉ ha guardato l’umiltร della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo รจ il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempreยป.
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornรฒ a casa sua.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
