Il Vangelo di oggi inizia con una processione di bambini che i discepoli non riescono ad arginare con i loro rimproveri. All’epoca di Gesรน la sensibilitร che accompagnava un bambino non era quella della tenerezza ma del fastidio, delle persone di serie B. Essere bambino significava essere ultimo.
Ma Gesรน dice: <<โLasciate che i bambini vengano a me, perchรฉ di questi รจ il regno dei cieli”. E dopo avere imposto loro le mani, se ne partรฌ>>. Un bambino solitamente usa lo stupore non il possesso. Gli adulti cercano sempre un utile nelle cose, i bambini invece godono delle cose punto e basta. Gli adulti perdono tanto tempo a commentare le proprie cadute, i bambini invece si rialzano. Gli adulti cercano rassicurazioni prima di fare qualcosa, i bambini invece sono ostinati e rischiano.
Questo significa farsi piccoli. Ma farsi piccoli significa anche accettare di perdersi e di essere ritrovati. Accettare di sbagliare e lasciarsi portare sulle spalle dalla misericordia. Farsi piccoli significa accettare di perdonarsi, Magari Dio ci perdona ma siamo noi a non accettare di aver sbagliato. Un bambino non ragionerebbe mai cosรฌ, per questo vive meglio.
Dovremmo allora imparare la lezione che ci viene dai bambini, non tanto nell’essere sprovveduti nel modo di vivere, o ingenui, ma nella capacitร di essere semplici, cioรจ di saper puntare tutto sull’essenziale, su ciรฒ che conta e non su ciรฒ a cui noi diamo solitamente importanza perchรฉ preoccupati del giudizio degli altri, di noi stessi e molto spesso di quello di Dio. Non si fa molta strada quando ci si sente addosso uno sguardo di giudizio. ร la fiducia, la benevolenza, che tira fuori i capolavori.
I bambini sanno far tesoro di questo sguardo. Ciรฒ li rende capaci del regno di Dio piรน di tutti gli altri. Quando invece veniamo presi dal delirio dell’ autosufficienza, della presunzione, della superbia, allora รจ davvero difficile capire la logica del regno e men che meno entrarci, perchรฉ in certe cose bisogna imparare l’arte di andare in punta di piedi.
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Non impedite che i bambini vengano a me; a chi รจ come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 19, 13-15
In quel tempo, furono portati a Gesรน dei bambini perchรฉ imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono.
Gesรน perรฒ disse: ยซLasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi รจ come loro, infatti, appartiene il regno dei cieliยป.
E, dopo avere imposto loro le mani, andรฒ via di lร .
Parola del Signore.
