don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo di oggi, 14 Settembre 2019

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Il mistero della Croce รจ il mistero di un Amore che ha dato la vita per ciascuno di noi. Finchรฉ non ci lasceremo raggiungere dall’amore crocifisso di Cristo, allora la nostra vita non sarร  veramente una vita salvata. Infatti solo quando ti senti amato di un amore totale, gratuito e che dona tutto, solo allora la tua vita รจ una vita salva.

<<Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perchรฉ il mondo si salvi per mezzo di lui>>. La Croce non serve a suscitare sensi di colpa, ma esattamente a distruggerli. Dio non ci ha amati tanto da indurci ad amarlo per contropartita. Egli ci ha amato e basta, senza domandare nulla in contraccambio.

Vivere una vita diversa a partire da questo Amore รจ solo frutto di una nostra libera decisione. Ma nessuno รจ libero se innanzitutto qualcuno non lo ama. Solo l’amore rende le persone libere. Per questo Dio ci ha amato per primo, e ci ha messo nelle condizioni di essere radicalmente liberi. Far arrivare l’Amore di Cristo crocifisso nella nostra vita significa sperimentare che al di lร  di quello che abbiamo vissuto o che viviamo, noi rimaniamo radicalmente liberi. Gesรน รจ morto per questo.

รˆ morto perchรฉ la parte piรน decisiva di noi potesse esercitare fino in fondo una libertร  radicale. Da quel momento in poi nessuna ferita, nessuna malattia, nessuna ingiustizia, nessun male potranno mai sostituirsi alla nostra libertร . Tutte queste cose possono solo condizionarci, intralciare, rallentare, ma mai cancellare la nostra libertร  di fondo. Questo fa esclamare a San Paolo una simile affermazione: <<Cristo ci ha liberati perchรฉ restassimo liberiยป (Gal 5,1).

La nostra lotta al peccato allora รจ la lotta di ricordarsi che proprio perchรฉ siamo liberi non possiamo farci mettere piรน il cappio della schiavitรน. Essere schiavi significa consegnare il destino della propria vita a qualcuno di diverso: agli eventi, alle circostanze, a chi ci ha fatto del male.

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Commento a cura di don Luigi Maria Epicoco.

Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.

Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 3, 13-17

In quel tempo, Gesรน disse a Nicodรจmo:

ยซNessuno รจ mai salito al cielo, se non colui che รจ disceso dal cielo, il Figlio dellโ€™uomo. E come Mosรจ innalzรฒ il serpente nel deserto, cosรฌ bisogna che sia innalzato il Figlio dellโ€™uomo, perchรฉ chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.

Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di luiยป.

Parola del Signore

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