La celebrazione che segue immediatamente la โmessa del crismaโ in cui si benedicono gli oli santi, รจ la celebrazione della โMessa in coena Dominiโ. Nellโimmaginario collettivo questa messa coincide con il gesto raccontato dal Vangelo di Giovanni: la lavanda dei piedi.
ร interessante come lโevangelista Giovanni per raccontarci quello che di importante accade sulla tavola nellโultima cena, lo fa raccontandoci quello che accade un istante prima dellโistituzione dellโEucarestia: โPrima della festa di Pasqua Gesรน, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amรฒ sino alla fine. Mentre cenavano, quando giร il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesรน sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzรฒ da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita.
Poi versรฒ dell’acqua nel catino e cominciรฒ a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cintoโ. Nessuna parola accompagna questo gesto se non la parola sconvolta di Pietro che vuole impediglierlo e la risoluta parola di Gesรน che dice: ยซSe non ti laverรฒ, non avrai parte con meยป. Non si puรฒ entrare veramente nel cuore dellโEucarestia se non ci si lascia lavare i piedi da Cristo.
Senza una forte esperienza di Misericordia si รจ tagliati fuori da tutto ciรฒ che รจ realmente il cristianesimo. Ecco perchรฉ la Pasqua inizia da quei piedi sporchi. Ciascuno di noi deve partire sempre dalla propria miseria, ma non per farsi del male ma per lasciare che lโAmore di Cristo possa amarci sopratutto in ciรฒ che non conviene di noi.
Solo se arriva questo amore che distrugge la logica del merito, arriva anche lโesperienza della Pasqua. Cristo non รจ morto per noi perchรฉ ce lo meritavamo, ma รจ morto per noi per amore, senza nessun merito nostro. Oggi dovremmo sostare in compagnia sua mentre stringe con le sue mani i nostri piedi, li lava, e li bacia.
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Questo รจ un altro commento di don Luigi del 2017
Oggi comincia quello che i cristiani chiamano il “triduo santo”, cioรจ tre giorni in cui a rallentatore si ripercorre tutto il nocciolo della fede in Cristo. La giornata di oggi รจ tradizionalmente conosciuta come la liturgia dell’ultima cena, cioรจ del momento in cui Gesรน istituisce l’eucarestia.
E’ paradossale, perรฒ, il fatto che oggi durante la messa “in coena domini” si legga la versione che ne dร l’evangelista Giovanni. Non ci sono pani spezzati e calici passati di mano in mano, ma si racconta piรน che altro di piedi lavati e di silenzi imbarazzati.Gesรน si inginocchia, dopo essersi cinto le vesti, e lava i piedi ai discepoli. Perchรจ proprio i piedi? Qualche ora dopo Pilato si laverร le mani, e ancora prima Giuda avrร sicuramente tentato di lavarsi la bocca da quel bacio dannato che aveva dato al maestro nell’orto degli ulivi. Gesรน sceglie i piedi. Forse lo fa perchรจ sotto la pianta dei piedi della gente รจ archiviata la strada che hanno fatto. Dove รจ andata, in quale pozzanghera รจ caduta, che sentieri faticosi ha percorso o quanta erba fresca ha calpestato. I piedi sono il simbolo di tutto quello che percorriamo con la nostra vita.
Lavarli significa liberarsi di tutta quella terra, molto spesso fatta di dolore, che ci รจ rimasta attaccata addosso. Solo quando uno ha preso questa distanza significativa dalla propria storia, puรฒ sedersi a tavola con Gesรน ed ascoltarlo; diversamente continuerร a tenere il pensiero a quella terra, a quel dolore, a quelle pietre conficcate nella carne, e non ci sarร tempo per accorgersi di nient’altro se non dei propri piedi. Non ci saranno tramonti o panorami, volti o amori, speranze o silenzi, colori o musiche. Tutta l’attenzione sarร sempre fissa su questo archivio segreto relegato in fondo al nostro corpo, in quella parte che tocca la terra con tutto il peso del resto del corpo, della testa innanzitutto ma anche del cuore…Gesรน libera i discepoli da un’ attenzione sbagliata e li abilita a sentire, vedere, accorgersi, mangiare, gustare, piangere.
E’ interessante come il maestro ci tenga a dire “lavatevi i piedi gli uni gli altri”. Cioรจ il cristianesimo รจ mettersi in ginocchio davanti ai piedi degli altri e non ai nostri. La fede in Gesรน la si consuma solo a vicenda e mai nella solitudine. Lasciarsi lavare i piedi e lavare i piedi agli altri…Volesse il cielo che ci riprendessimo questa vocazione primordiale a liberare gli altri dalla sporcizia della terra che hanno calpestato. Dalla pece oscura del dolore che non si stacca piรน dalla carne. Dalle ferite profonde di chi รจ stato tradito o ha dovuto svoltare repentinamente per altre vie a causa di forze maggiori.
Se non ci carichiamo della storia degli altri e non lasciamo che gli altri facciano altrettanto con noi, allora non siederemo mai a tavola. Non sperimenteremo mai la vertigine dell’amicizia, dell’intimitร , delle parole sussurrate, della nostalgia, degli sguardi, dell’intesa. Ma avvertiremo solo la paura, la frustrazione, la rabbia, il rancore, l’insicurezza per tutto quello che ci รจ capitato. “Gli disse Pietro: ยซTu non mi laverai i piedi in eterno!ยป. Gli rispose Gesรน: ยซSe non ti laverรฒ, non avrai parte con meยป. Gli disse Simon Pietro: ยซSignore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!ยป.”
don Luigi Epicoco
VANGELO DEL GIORNO
Gv 13, 1-15
Dal Vangelo secondoย Giovanni
Prima della festa di Pasqua, Gesรน, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amรฒ sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva giร messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesรน, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzรฒ da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versรฒ dellโacqua nel catino e cominciรฒ a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con lโasciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: ยซSignore, tu lavi i piedi a me?ยป. Rispose Gesรน: ยซQuello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopoยป. Gli disse Pietro: ยซTu non mi laverai i piedi in eterno!ยป. Gli rispose Gesรน: ยซSe non ti laverรฒ, non avrai parte con meยป. Gli disse Simon Pietro: ยซSignore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!ยป. Soggiunse Gesรน: ยซChi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed รจ tutto puro; e voi siete puri, ma non tuttiยป. Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: ยซNon tutti siete puriยป.
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: ยซCapite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perchรฉ lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perchรฉ anche voi facciate come io ho fatto a voiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
