don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del Giorno – 6 Marzo 2020 – Mt 5, 20-26

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<<Se la vostra giustizia non supererร  quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli>>.

In fondo essere giusti significa corrispondere a una aspettativa di bene, ma basta stare alle regole per dire di aver capito l’annuncio di Cristo? Il Vangelo di oggi ci dice chiaramente di no perchรฉ ci dice che รจ troppo poco fare il nostro dovere, noi dobbiamo imparare a comprendere che l’amore รจ eccedenza rispetto al dovere.

Amare non รจ solo fare ciรฒ che รจ giusto, ma รจ anche imparare a scegliere di fare ciรฒ che nessuno ti chiede e che puรฒ pretendere. Infatti fare il proprio dovere dovrebbe essere il minimo sindacale, ma scegliere di fare anche ciรฒ che nessuno puรฒ pretendere รจ solo di chi ama.

Si vede subito infatti la differenza quando ne si fa esperienza nelle cose di ogni giorno. Si vede subito la differenza tra una madre che ย si limita a fare il proprio dovere, e una madre che ama. Si coglie subito la differenza tra un prete che compie i propri doveri sacerdotali e un prete che ama.

รˆ radicalmente diverso vedere lavorare una persona secondo ciรฒ che c’รจ scritto in un contratto e chi invece ama il proprio lavoro. L’amore รจ un di piรน che fa la differenza, e Gesรน ci chiede soprattutto la scelta di questo di piรน.

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<<Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono>>.

Non avrebbe infatti nessun senso voler costruire con Dio un rapporto vero se facciamo fatica a costruire rapporti veri con la gente intorno a noi. Difatti รจ abbastanza evidente come le problematiche che viviamo a livello orizzontale con le persone intorno a noi ce le portiamo tali e quali nella nostra relazione verticale con Dio.

Sanare le fatiche con il nostro fratello migliora anche la nostra vita spirituale, e viceversa avere una buona vita spirituale ci dร  la forza di sanare le fatiche co’n i nostri fratelli. Mai una cosa senza l’altra.

Commento di don Luigi Maria Epicoco al Vangelo di Mt 5, 20-26.

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IL VANGELO DEL GIORNO

Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 5, 20-26 In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซSe la vostra giustizia non supererร  quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrร  ucciso dovrร  essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร  essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: Stupido, dovrร  essere sottoposto al sinรจdrio; e chi gli dice: Pazzo, sarร  destinato al fuoco della Geรจnna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร  io ti dico: non uscirai di lร  finchรฉ non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!ยป. Parola del Signore

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