“Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non potรฉ restare nascosto”.
Quando Gesรน entra dentro 1a vita di una persona รจ impossibile che rimanga nascosto, perchรฉ ย ciรฒ che cambia in quella persona รจ la qualitร stessa della vita. ร come quando si passa l’olio sul legno: che lo si voglia o no da quel momento il legno splende, riflette la luce, รจ piรน vivo.
Se non si vede che siamo cristiani dalla qualitร della nostra vita ma solo dai nostri discorsi allora il nostro cristianesimo รจ solo una questione di discorsi piรน o meno convincenti ma non รจ autenticamente il cristianesimo di Gesรน Cristo. Ma il Vangelo di oggi, pur iniziando con questo dettaglio, vuole che concentriamo il nostro sguardo sulla storia di una donna. ร una madre greca di origine siro-fenicia, una straniera che nella disperazione per la sofferenza della figlia va da Gesรน a implorarlo di aiutarla.
Ma la risposta di Gesรน รจ stucchevole: <<Ed egli le disse: “Lascia prima che si sfamino i figli; non ย รจ bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnoliniโ >>. Dalla fede siamo abituati a ricevere solo le carezze. Di Gesรน ci immaginiamo solo la sua tenerezza. Ma quando credere รจ scontrarsi con alcune esperienze scandalose come la sensazione di non essere ascoltati, di sentirsi esclusi, lasciati da parte, abbandonati allora ce ne andiamo dall’esperienza di fede senza volerne piรน sapere.
Ci dimentichiamo perรฒ che avere fede significa saper restare proprio quando credere sembra piรน difficile. La donna del Vangelo di oggi ci dร a questo proposito una lezione immensa: <<Ma essa replicรฒ: “Sรฌ, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli Allora le disse: “Per questa tua parola va’, il demonio รจ uscito da tua figliaโ. Tornata a casa, trovรฒ la bambina coricata sul letto e il demonio se nโera andato>>.
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Ecco che cosa significa credere: fidarsi di Dio contro tutto e tutti. Sapere che certe volte bisogna fidarsi anche contro le sensazioni e i ragionamenti che ci dicono il contrario e ci suggeriscono che a lui non importiamo nulla. A lui importiamo sempre.
Commento di don Luigi Maria Epicoco al Vangelo di Mc 7, 24-30
I cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli.
