Potrebbe sembrare un neo, una piccola sbavatura, un episodio da dimenticare, quello raccontato nel vangelo di oggi. Quando pensiamo a Gesรน lo immaginiamo sempre molto pacifico, sorridente, accomodante, disposto a dispensare baci e abbracci a tutti, e a dire frasi mielesche degne dei migliori cioccolatini in commercio.
Ma nulla รจ cosรฌ lontano dalla realtร come questa descrizione di Gesรน. Egli, invece, emerge nel Vangelo con una personalitร straordinariamente mite, umile, ma allo stesso tempo, forte, decisa, mai doppia. E lโepisodio della cacciata dei mercanti dal tempio non รจ unโeccezione ma un gesto totalmente in linea con il Suo temperamento.
Il Suo gesto forte non รจ di violenza contro le persone ma contro una mentalitร , e basta fermarsi ai verbi usati per capirne la portata: scacciรฒ, sparpagliรฒ, rovesciรฒ. โScacciareโ รจ il verbo che libera chi occupa abusivamente uno spazio. In questo caso รจ lo spazio del tempio, lo spazio di Dio che non puรฒ essere riempito da chi vende e chi compra, ma semmai da chi parla e chi ascolta.
La preghiera non รจ un luogo di commercio bensรฌ di ascolto e di decisione. โSparpagliareโ รจ il verbo che mette in discussione lโordine di chi si รจ fatto i calcoli e pensa che attraverso di essi puรฒ manovrare Dio e il prossimo. Gesรน sparpaglia le monete che probabilmente incolonnate, contate e raccolte erano lโimmagine piรน eloquente di questo calcolo e dellโidea che ogni cosa ha un prezzo, quando invece lโAmore non รจ nรฉ calcolabile nรฉ vendibile.
โRovesciareโ รจ il verbo della conversione, perchรฉ essa consiste nel rovesciamento di una mentalitร . ร imparare a vedere le cose da un punto di vista diverso, contrario, rovesciato appunto. Si comprende allora come questa apparente violenza di Gesรน non รจ violenza ma zelo.
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ร lo stesso zelo che anima e appassiona una persona quanto davanti alla vita infelice di chi ama non riesce a stare tranquillo, ma compie gesti forti nel tentativo di svegliare dal torpore chi ormai sembra sia pericolosamente addormentato.
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Gv 2, 13-22
Dal Vangelo secondoย Giovanni
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesรน salรฌ a Gerusalemme.
Trovรฒ nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, lร seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciรฒ tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettรฒ a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciรฒ i banchi, e ai venditori di colombe disse: ยซPortate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!ยป.
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: ยซLo zelo per la tua casa mi divorerร ยป.
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: ยซQuale segno ci mostri per fare queste cose?ยป. Rispose loro Gesรน: ยซDistruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgereยป. Gli dissero allora i Giudei: ยซQuesto tempio รจ stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?ยป. Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesรน.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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