don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 9 Maggio 2022

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Qual è l’interesse che ha Gesù nell’amarci? Nessuno. Ci ama senza un utile. Ci ama e basta. La categoria di gratuità a noi assomiglia a quella di infinito e di eterno. La nostra testa è incapace di capirla fino in fondo. Eppure è così.

“In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati”.

Dobbiamo sempre diffidare molto da tutti coloro che si pongono nella nostra vita fingendosi Dio. Ovviamente quasi nessuno lo fa esplicitamente, ma solitamente ciò accade quando qualcuno vuole controllare, possedere, decidere al posto tuo, manovrare, porsi come senso della tua vita. A volte è qualcuno a far questo e altre volte è qualcosa come una carriera, una situazione, un successo, o peggio una paura o un’insicurezza. Solo Cristo ci ama liberandoci.

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Gli altri o sono “segno” di Lui oppure sono “ladri e briganti”:

“Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.

E la differenza è davvero sostanziale. Cristo aumenta la tua vita, gli altri che giocano a fare Dio invece te la prosciugano. Cristo dà la vita, questi altri invece sono solo parassiti che vivono a spese della tua gioia e della tua libertà. Forse è davvero giunta l’ora di fermarsi e di capire fino in fondo chi è Dio e chi non lo è, chi ci ama e ci usa. Non è allora un atto di integralismo da parte di Gesù chiedere che solo uno sia il pastore, perché davvero solo uno lo è, cioè Lui.

Certe cose nella vita sono esclusive e quando smettono di essere esclusive, smettono di essere anche decisive, e diventano anche pericolose. Non tutto vale la pena, e nelle cose che valgono la pena c’è anche una gradualità. Non è indifferente dire chi ha il primo, il secondo, il terzo, il quarto posto e così via.

Ogni cosa quando è al posto giusto allarga la vita, e ugualmente quando non è al posto giusto la restringe fino a farla diventare irrespirabile.

NUOVO COMMENTO DA FACEBOOK

Il Vangelo di oggi mi fa tornare in mente un pensiero di San Paolo che provo a parafrasare in questo modo: “posso fare tutto, ma non tutto mi fa bene”. Troppe volte nella vita pensiamo che la libertà consista nell’esercizio infinito del verbo “potere”, ma la vera libertà è capire che il “potere” senza il bene può anche distruggermi. Ecco perché Gesù dice che si può entrare nel recinto delle pecore da molte parti, ma è lecito farlo solo dalla porta, e arriva ad affermare che in fondo è egli stesso quella porta “Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo”. Entrare ed uscire è il movimento che fanno le pecore per stare al sicuro da una parte, e per trovare cibo dall’altra.[…] CONTINUA A LEGGERE QUI