don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 8 Novembre 2018

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โ€œTutti i pubblicani e i peccatori si avvicinavano a lui per ascoltarlo. Ma i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยปโ€.

รˆ cosรฌ che inizia il vangelo di oggi, con lโ€™espressione scandalizzata degli scribi e dei farisei. Gesรน allora per rispondere allo โ€œscandaloโ€, racconta due parabole divenute famose.

Una riguarda una pecora su cento, che smarrita viene cercata e ritrovata con gioia dal padrone. Lโ€™altra riguarda una moneta su dieci che una donna perdendo cerca affannosamente fino a ritrovarla e a scomodare anche le amiche e le vicine per festeggiarne il ritrovamento.

Effettivamente la prima grande riflessione dovrebbe riguardare il fatto che รจ quanto mai normale calcolare la possibilitร  che qualcosa, piccola, centesima, o decima, si perda di ciรฒ a cui teniamo. Potremmo quasi dire che รจ fisiologico, che fa parte del gioco. Eppure a Gesรน non sta bene questo ragionamento.

Il pastore e la donna dimostrano unโ€™ostinazione che รจ piรน grande delle perdite legittime e da manuale di ciรฒ che hanno. Lโ€™amore รจ una forma quasi esagerata di ostinazione. Non poggia su meccanismi matematici o aziendali, ma reputa tutto, e persino lโ€™ultimo dettaglio, importante.

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Ora, se si gioisce per una pecora, o per una moneta, quanto si dovrebbe gioire per una persona? รˆ questo lo schiaffo interiore che Gesรน dร  agli scribi e ai farisei: ogni persona, per quanto peccatrice, vale piรน di una pecora o di una moneta. E non ha senso amare piรน una pecora o una moneta rispetto allโ€™ultimo degli uomini.

รˆ un fatto di amore e di gioia che raramente chi non sperimenta amore e gioia puรฒ capire. E a chi non ha amore e gioia rimane solo un elenco di regole e il dito puntato. Qui non si tratta di negare la Legge ma di non dimenticare che stiamo parlando di volti, persone, storie, e che non ha senso esasperare un errore per rendere valida una regola messa lรฌ esattamente per custodire lโ€™umano di tutti.

Si puรฒ idolatrare talmente tanto una regola fino a renderla disumana?

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Lc 15, 1-10
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
Ed egli disse loro questa parabola: ยซChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: cosรฌ vi sarร  gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finchรฉ non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la moneta che avevo perduto”. Cosรฌ, io vi dico, vi รจ gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converteยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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