don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 7 Agosto 2023

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“Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù”.

Gesù mescola il suo impegno fattivo con la gente assieme a una intensa vita di preghiera. Colpisce infatti nel Vangelo di oggi la chiara scelta di prendersi uno spazio riservato, da solo, dove pregare. E la sua preghiera non è frettolosa, non è doveristica, è invece una preghiera intensa e prolungata.

Guardando Lui ci verrebbe da dire che sarebbe bello per noi poter pregare così, ma soprattutto avere voglia di pregare. Infatti ciò che a volte a noi manca è la voglia della preghiera. Non dobbiamo però spaventarci se non ne abbiamo molta. Molto spesso è il nostro egoismo che resiste ad aprirsi a una relazione con Dio. La preghiera non è “una voglia”, ma una decisione che prendiamo nonostante delle volte non ne abbiamo nessuna voglia.

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È il tempo che perdiamo nella relazione con Dio che ci guarisce un po’ alla volta da tutto quello che imprigiona la nostra vita. La preghiera è la decisione di accettare la fatica della preghiera, e solo così scoprirne anche la sua vera efficacia. E forse proprio per questo il vangelo di oggi prosegue il suo racconto mettendoci davanti una scena di fatica e di paura:

“La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «È un fantasma» e si misero a gridare dalla paura”.

Capita anche a noi di trovarci in momenti della vita in cui i nostri sforzi si scontrano con i venti contrari. Sono proprio questi momenti che spingono Gesù a venirci incontro. Ma non è facile riconoscere Gesù quando si è in difficoltà. Delle volte ci spaventa accorgerci che è Lui nascosto in quel buio.

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Allora bisogna lasciarlo parlare:

“Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!»”.

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La nostra vita assomiglia molto alla pagina del Vangelo di oggi. Siamo tutti un po’ in balia delle onde e tante volte è buio, e anche se ci mettiamo tutte le nostre forze sembra che questo non basti. Allora proprio in quei momenti il Signore non ci lascia soli e ci viene incontro. Sarebbe bello però dire che la Sua Presenza è già risolutiva per noi, ma in realtà siamo sempre molto spaventati dal modo con cui Egli ci aiuta perché forse in fondo non crediamo veramente che possa fare qualcosa. Anche noi come i discepoli siamo spaventati dalla Grazia di Dio: “I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «È un fantasma» e si misero a gridare dalla paura”. […] Continua a leggere qui.


✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 14,22-36

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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