AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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โDopo ciรฒ egli uscรฌ e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: ยซSeguimi!ยป. Egli, lasciando tutto, si alzรฒ e lo seguรฌโ. Uscรฌ, vide e disse.
In questi tre verbi cโรจ tutto il piano pastorale di Gesรน. Infatti non si puรฒ mai comprendere cosโรจ lโevangelizzazione se non imparando i verbi in uscita. Papa Francesco insiste sempre con una โChiesa in uscitaโ, ma sovente noi o ci difendiamo dal venire fuori dalle nostre sagrestie e confini, oppure usciamo talmente tanto che della nostra identitร non rimane nemmeno una briciola.
Uscire significa fare come fa Gesรน: non restare fermi pensando che il Vangelo va annunciato solo in luoghi prestabiliti, ma comprendendo che bisogna sempre rischiare di andare a pescare fuori dalla pescheria, perchรฉ i veri pesci sono quelli che si trovano nel mare e non semplicemente quelli che troviamo sui banchi dei negozi. Fuori da metafore dovremmo dire che ci accontentiamo di chi giร cโรจ senza pensare ai moltissimi altri che non ci sono. Il secondo verbo รจ il verbo vedere.
Unโautentica evangelizzazione non รจ mai lโapplicazione di idee stabilite a tavolino, ma il suo contrario: nasce da un autentico realismo di ciรฒ che cโรจ, e non semplicemente dalla dichiarazione di ciรฒ che sarebbe bello ci fosse. Molte nostre iniziative falliscono perchรฉ non tengono conto dei contesti concreti in cui la gente vive. Il terzo verbo รจ il verbo dire, รจ cioรจ il verbo della proposta.
Il cristianesimo non รจ un modo di intrattenere la gente, non รจ la scusa per fare gite e feste, non รจ il pretesto di dispensare sacramenti a gente inconsapevole che fa le cose solo per tradizione, ma รจ provocare la libertร delle persone con una proposta che tocca la nostra responsabilitร e non semplicemente il nostro tempo libero.
Mi piace pensare che Levi si alzรฒ subito perchรฉ quando incontri qualcosa di serio e radicale รจ difficile rimanere indifferenti: o ti alzi e segui, o ti alzi e te ne vai, ma certamente non rimani come se non fosse accaduto nulla.
Un altro commento dopo il video.
Commento da Facebook
Quando pensiamo alla conversione siamo abituati a leggere questo evento come un evento che nasce dal basso della decisione di una persona che magari avendo toccato il fondo, decide di cambiare, di ricominciare, di lasciarsi rimettere in piedi. Ma la veritร รจ che la conversione non รจ innanzitutto unโiniziativa nostra, ma bensรฌ di Gesรน stesso.
Ecco perchรฉ la storia di Levi nel brano del Vangelo di oggi ce lo ricorda in maniera nitida: โDopo ciรฒ egli uscรฌ e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: ยซSeguimi!ยป. Egli, lasciando tutto, si alzรฒ e lo seguรฌโ. ร Gesรน a uscire, รจ Gesรน a vedere, รจ Gesรน a chiamare. Solo alla fine Levi risponde lasciando tutto, alzandosi e seguendolo.
ร bello pensare che prima ancora della mia decisione di cambiare cโรจ unโiniziativa di Gesรน a rendere possibile la mia conversione. Ecco perchรฉ dovremmo pregare chiedendo a Gesรน di convertirci, di provocare la nostra libertร , di renderla in un certo senso possibile. Solo se Lui ci chiama noi possiamo rispondere. Ma siamo certi che Egli ci voglia chiamare? ยซNon sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsiยป, dice Gesรน.
Allora riconosciti peccatore e bisognoso ed รจ sicuro che Egli รจ giร pronto a chiamarti. ร la presunzione di sentirsi migliori che ci taglia fuori dalla Grazia di Dio.



