AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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Cosa si aspetta da noi Gesรน? ร una domanda a cui molto spesso noi rispondiamo attraverso la specificazione del verbo fare: โdovrei fare questo, dovrei fare questโaltroโ. La veritร perรฒ รจ unโaltra: Gesรน da noi non si aspetta nulla, o per lo meno non si aspetta nulla che abbia a che fare innanzitutto con il verbo fare. ร la grande indicazione del Vangelo di oggi:
โGli apostoli si riunirono attorno a Gesรน e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: ยซVenite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’ยป. Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano piรน neanche il tempo di mangiareโ.
A Gesรน importa di noi e non dei nostri risultati aziendali. Come singoli ma anche come Chiesa delle volte siamo cosรฌ preoccupati di โdover fareโ per raggiungere un qualche risultato, che sembra che ci siamo dimenticati che Gesรน il mondo lo ha giร salvato e che la cosa che รจ alla cima delle Sue prioritร รจ la nostra persona, e non ciรฒ che facciamo.
Questo ovviamente non deve sminuire il nostro apostolato, o il nostro impegno in ogni stato di vita che viviamo, ma dovrebbe perรฒ relativizzarlo in una maniera talmente grande da toglierlo dalla cima delle nostre preoccupazioni. Se Gesรน si preoccupa innanzitutto di noi, allora significa che noi dovremmo preoccuparci innanzitutto di Lui e non delle cose da fare.
Un padre o una madre che per amore dei figli entra in burnout, non ha fatto un favore ai figli. Essi infatti vogliono avere innanzitutto un padre e una madre e non due esauriti. Questo non significa che la mattina non andranno a lavoro o che non si preoccuperanno piรน delle cose pratiche, ma che relativizzeranno tutto ciรฒ che conta davvero: il rapporto con i figli.
La stessa cosa รจ per un sacerdote o una consacrato: non รจ possibile che lo zelo pastorale diventi talmente tanto il centro della vita da oscurare ciรฒ che conta, e cioรจ il rapporto con Cristo. Ecco perchรฉ Gesรน reagisce ai racconti dei discepoli dando loro lโopportunitร di recuperare ciรฒ che conta.ย
Un altro commento dopo il video.
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โGli apostoli si riunirono attorno a Gesรน e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnatoโ. Davanti a quella che puรฒ sembrare una condivisione, Gesรน compie un gesto inaspettato. Credo che lo faccia appositamente per costringere questi suoi amici a considerare le cose da un altro punto di vista: โegli disse loro: ยซVenite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poโยป.
Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano piรน neanche il tempo di mangiareโ. Non avere il tempo sembra la frase simbolo della nostra societร . Quando non si ha tempo non si sente piรน il sapore delle cose, il gusto della vita stessa. E senza sapore รจ difficile riuscire a continuare a vivere senza desiderare fortemente unโevasione.
Ecco perchรฉ รจ necessario di tanto in tanto prendersi degli spazi di vuoto, di sosta, di silenzio, di solitudine: โAllora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparteโ. ร bello pensare che Gesรน ha a cuore il fatto che non perdiamo mai di vista il motivo per cui le cose valgono la pena. E che esaurirci, anche per cose buone, non dร gloria a Dio ma suscita solo la preoccupazione di Gesรน.
Ma sappiamo anche che questo desiderio di stare in disparte con i suoi discepoli per farli riprendere, viene demolito dalla folla che si presenta esattamente dallโaltra parte della riva dove erano diretti. Eppure piรน che un finale negativo, sembra invece lโatteggiamento che Gesรน ha con tutto quello che ci segue anche quando tentiamo di fare silenzio e metterci in disparte: โsi commosse per loro, perchรฉ erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte coseโ.



