don Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 4 Ottobre 2020

“La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano”. Ho sempre pensato al fatto che certe volte sentiamo di essere soli, ma questa sensazione di solitudine in realtà è un atto di fiducia di Dio.

Infatti se Dio non arretrasse noi non potremmo mai emergere nelle nostre potenzialità. Un buon genitore ad un certo punto fa proprio questo: arretra affinché il figlio sia capace autonomamente di fare le cose. L’amore genera libertà e paradossalmente questa libertà nasce da un’assenza.

Ma non dobbiamo mai pensare che alla fine essere liberi significhi essere soli, perchè la vera libertà può anche nascere da un’assenza ma rimane vera solo quando non ci si dimentica di essere amati da qualcuno che ti ha dato fiducia affidandoti qualcosa e allontanandosi. Gesù ci insegna un amore che tira fuori da noi il possibile e non ci sgancia mai dalle relazioni, perchè senza relazioni la vita smette di essere umana per diventare solo strategia, furbizia, difensiva.

Ecco perchè il motto per un cristiano dovrebbe essere: fare tutto il mio possibile, e allo stesso tempo fare tutto con la Grazia di Dio. In questo senso non credo molto ai cristiani non praticanti: senza sacramenti, vita spirituale, comunione di vita, Parola di Dio non si va lontani, e sopratutto ci si convince erroneamente che in fondo basta essere scaltri per rimanere a galla.

Mentre per rimanere a galla bisogna essere solo molto concreti e molto di Qualcuno.

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AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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FONTE: Amen – La Parola che salva

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