don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 5 Maggio 2025

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Vangelo di Giovanni – Gv 6,22-29

Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesรน non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberรฌade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesรน non era piรน lร  e nemmeno i suoi discepoli, salรฌ sulle barche e si diresse alla volta di Cafร rnao alla ricerca di Gesรน. Lo trovarono di lร  dal mare e gli dissero: ยซRabbรฌ, quando sei venuto qua?ยป.
Gesรน rispose loro: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darร . Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigilloยป.
Gli dissero allora: ยซChe cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?ยป. Gesรน rispose loro: ยซQuesta รจ l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandatoยป.

Parola del Signore.

Perchรฉ cerchiamo Gesรน?
Delle volte la ricerca di Lui รจ solo uno dei tanti modi di esprimere il nostro individualismo malato che cerca solo il proprio benessere.
Lo cerchiamo per stare bene ma non perchรฉ abbiamo capito davvero cosa ci sta indicando.

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ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dellโ€™uomo vi darร .
Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigilloยป.

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Cristo certamente vuole portare un bene dentro la nostra vita, ma il bene che Egli porta indica anche una direzione da seguire.
Credere prendendoci qualcosa di Cristo e poi non imboccare nessuna direzione uscendo dalla Chiesa non serve a molto.
Il vero problema non รจ sentirci bene quando andiamo a pregare, ma che decisione prendiamo quando lo abbiamo fatto davvero e con tutto il cuore.

Fanno bene quindi i discepoli a domandare:
ยซChe cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?ยป. Gesรน rispose loro: ยซQuesta รจ lโ€™opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandatoยป.

Ogni vera soluzione nella vita spirituale non consiste nel verbo โ€œfareโ€, ma nel verbo โ€œcredereโ€.
E credere implica un orientamento di tutta la persona e non solo delle sue azioni.
A volte noi โ€œfacciamoโ€ ma senza โ€œcredereโ€, e questo diventa il vero problema.

Oggi il Vangelo ci invita a far fare pace tra ciรฒ che ci passa nel cuore e le nostre decisioni concrete.
Tra quello che crediamo e quello che scegliamo.
Tra fede ed etica.

Molto spesso รจ la spaccatura tra questi due aspetti la vera radice della cattiva testimonianza cristiana.
Una preghiera che non รจ unita a unโ€™autentica scelta di bene, รจ una preghiera sterile.

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La cosa che il mondo ci rimprovera รจ la stessa che Gesรน riferisce ai โ€œcredentiโ€ dellโ€™epoca: โ€œdicono e non fannoโ€.
Noi dovremmo saper passare dal โ€œdire al fareโ€, o meglio dal credere alla testimonianza concreta.
Solo la nostra vita puรฒ dire davvero la fede che professiamo.

Fonte


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