ยซIn veritร , in veritร io vi dico: uno di voi mi tradirร ยป.
Quando eravamo piccoli e andavamo al catechismo, nessuno voleva mai fare Giuda. E forse perchรฉ nessuno voleva trovarsi nellโimbarazzo di questa domanda. Tutti sapevamo chi era il colpevole, ma anche se lo sapevamo si creava in noi la paura che alla fine sarebbe stato chiaro davanti agli occhi di tutti che il colpevole era ognuno di noi. Credo che solo cosรฌ si giustifica lโeccessiva curiositร dei discepoli di volerne scoprire il nome. E pur di saperlo sono disposti anche a giocarsi la carta del prediletto:
โOra uno dei discepoli, quello che Gesรน amava, si trovava a tavola al fianco di Gesรน. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesรน, gli disse: ยซSignore, chi รจ?ยป. Rispose Gesรน: ยซร colui per il quale intingerรฒ il boccone e glielo darรฒยปโ.
Se dovessimo fermarci solo alla semplice gestualitร del racconto, dovremmo dire che Gesรน indica il traditore con un gesto chiaro che รจ quello di dargli personalmente un boccone. Sacramentalmente dovremmo dire che Gesรน gli pone chiaramente un gesto dโintimitร , ma invece di essere per lui salvezza, questa intimitร diventa in lui abisso di tenebra:
โE, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariรฒta. Allora, dopo il boccone, Satana entrรฒ in lui. Gli disse dunque Gesรน: ยซQuello che vuoi fare, fallo prestoยปโ.
Troppo spesso ci sentiamo al sicuro semplicemente perchรฉ conserviamo una pratica cristiana vissuta piรน come amuleto che come redenzione. Pensiamo che siccome prendiamo lโeucarestia ogni giorno o diciamo delle preghiere questo ci terrร certamente al sicuro e dalla parte giusta. Il diavolo non รจ spaventato dai sacramenti, specie quando vengono presi senza che la persona decida seriamente di convertirsi. Anzi, paradossalmente accostarsi ai sacramenti senza desiderare davvero una conversione, non solo non ci tiene al sicuro ma ci fa โmangiare e bere la nostra condannaโ dirร San Paolo.
โ Nuovo commento dalla pagina facebook
Il racconto del Vangelo di Giovanni delle ultime ore di vita di Gesรน รจ pieno di suspense. Sbagliamo a leggere questi racconti velocemente perchรฉ in realtร essi hanno bisogno di essere gustati con calma. Oggi, martedรฌ santo, ci troviamo nel cenacolo a tavola. ร lโora dellโultima cena e Gesรน apertamente confida un dolore che lo fa soffrire: โDette queste cose, Gesรน si commosse profondamente e dichiarรฒ: ยซIn veritร , in veritร vi dico: uno di voi mi tradirร ยป. I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasseโ. Il dolore di Gesรน non dipende dal fatto di dover morire ma di sapere che chi lo consegnerร nelle mani dei suoi uccisori รจ uno che รจ stato con lui per almeno tre lunghi anni. […] Finisci di leggere qui.
Commento al brano del Vangelo di: Gv 13,21-33.36-38
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
PAGINA FACEBOOK



