don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 30 Gennaio 2023

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“Come Gesù scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo.(…) Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi”.

La reazione che ha questo indemoniato davanti a Gesù ci fa davvero molto riflettere. Il male dovrebbe fuggire davanti a Lui, perché allora invece gli corre incontro? È così grande l’attrattiva che Gesù esercita che neppure il male ne è immune. Gesù è davvero la risposta a tutto ciò che è creato, che persino il male non può non riconoscere in Lui il compimento vero di ogni cosa, la risposta più vera ad ogni esistenza, il significato profondo di ogni vita. Il male non è mai ateo, è sempre credente. Credere è un’evidenza per lui.

Il suo problema è fare spazio a questa evidenza fino a trasformarne le scelte, le azioni. Il male sa, e proprio a partire da ciò che sa compie una scelta contraria, opposta a Dio. Ma allontanarsi da Dio significa anche sperimentare l’inferno dell’allontanarsi dall’amore. Lontano da Dio non riusciamo nemmeno più ad amarci. E il Vangelo ci descrive questa situazione di allontanamento come una forma di masochismo verso se stessi:

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“Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre”.

Si ha sempre bisogno di essere liberati da dei mali del genere. Nessuno di noi, a meno che non soffra di una qualche patologia, può davvero con lucidità scegliere di farsi male, di non amarsi. Chi vive questo vorrebbe esserne liberato, anche se non sa come e con quale forza. È il demonio stesso a suggerirci la risposta:

“urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest’uomo!»”.

Gesù può liberarci da ciò che ci tormenta. La fede è fare tutto ciò che umanamente possiamo fare per aiutarci, e poi lasciare che ciò che non riusciamo più a fare noi lo possa compiere la Grazia di Dio.

“Videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente”.


Commento al brano del Vangelo di: Mc 5, 1-20
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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