don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 27 Settembre 2023

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โ€œGesรน convocรฒ i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demรฒni e di guarire le malattie. E li mandรฒ ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermiโ€.

A chi soffre non si puรฒ annunciare una speranza senza toccare anche la sua sofferenza. Non si puรฒ raccontare Cristo a un affamato rimanendo indifferenti alla sua fame. Si comprende allora come mai i missionari di ogni tempo e di ogni dove hanno sempre unito lโ€™annuncio cristiano a una intensa attivitร  sociale e spirituale.

Annunziare e guarire sembrano i due verbi che piรน rendono lโ€™idea della missione dei discepoli. Non basta annunciare, bisogna anche prendersi cura, guarire, liberare. Diversamente lโ€™annuncio cristiano risuonerebbe come una beffa, come una bestemmia. Ma รจ anche vero il contrario: una liberazione dellโ€™uomo senza un autentico annuncio cristiano rischia di diventare pericoloso.

Prendere sul serio la fame di qualcuno, la sua sofferenza, il suo bisogno, dimenticandosi di ciรฒ che Cristo ci ha insegnato potrebbe trasformarci in lottatori politici, in ideologi delle societร , in difensori di classi sociali, ma non in apostoli o discepoli. Ci viene quindi da domandare quale dovrebbe essere lโ€™equipaggiamento per fare ciรฒ:

โ€œDisse loro: ยซNon prendete nulla per il viaggio, nรฉ bastone, nรฉ bisaccia, nรฉ pane, nรฉ denaro, nรฉ due tuniche per ciascuno. In qualunque casa entriate, lร  rimanete e di lร  poi riprendete il cammino. Quanto a coloro che non vi accolgono, nell’uscire dalla loro cittร , scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essiยปโ€.

Andare senza rassicurazioni umane sta a significare una profonda fiducia in Chi ti sta inviando. Forse a noi questo manca: ricordarci di avere innanzitutto fiducia in Chi ci ha mandati ad annunciare. Siamo ormai ricchi di mezzi e poveri di fiducia. Questo rende le nostre chiese attrezzate ma vuote.

La buona riuscita di ogni annuncio cristiano non รจ nei mezzi a nostra disposizione. Non รจ nelle cose materiali. Non รจ nelle circostanze favorevoli. Bensรฌ รจ nella fiducia.

Fonte

โ“˜ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK

Il ricordo liturgico di un grande santo come Vincenzo de Paoli, sembra essere la chiave di lettura migliore per vedere allโ€™opera il Vangelo di oggi. Infatti la caritร  cristiana non consiste nellโ€™avere semplicemente cura dei poveri o dei bisognosi, ma nellโ€™annunciare il Vangelo proprio attraverso lโ€™esercizio dellโ€™amore gratuito, cioรจ dellโ€™amore che non cerca contraccambio e che predilige proprio chi non puรฒ dare nulla in cambio. Non รจ filantropia, ma annuncio del Vangelo. Infatti se il Vangelo รจ la buona notizia che Dio ci ama, allora quale modo migliore abbiamo di propagare questa notizia se non diventando strumenti concreti di questo amore? Ecco allora che quando un cristiano non ama non sta semplicemente mancando di caritร , ma sta mancando di fede e di annuncio. In questo senso dovremmo trovare il coraggio di ripensare tutta la caritร  cristiana riscattandola dalla deriva buonista e filantropica in cui รจ caduta e riagganciarla al cuore stesso della fede. […] Continua a leggere qui.


โœ๏ธ Commento al brano del Vangelo di:  โœ Lc 9,1-6

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AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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