Se Dio fosse unโevidenza non avremmo in realtร molta scelta. ร proprio la sua apparente assenza che ci mette nella condizione di poter esercitare la nostra libertร . Questo appare evidente nella pagina del Vangelo di oggi in cui โbuoni e cattiviโ sono accomunati dal medesimo stupore:
โSignore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?โ.
In fondo รจ lโesperienza che facciamo tutti noi: infatti lโunica cosa che vediamo con evidenza sono i volti dei fratelli e delle sorelle che abbiamo accanto, e molte volte questi volti non ci ricordano Dio, ma il loro brutto carattere, i loro errori, o anche la loro bellezza, i loro preghi, ma certamente non ci salta in mente di pensare che dietro ognuno di loro si nasconde Dio. Eppure la lezione del Vangelo di oggi รจ proprio questa: dice Gesรน
โogni volta che avrete fatto o non avrete fatto qualcosa a uno di questi miei fratelli lo avrete fatto o non lo avrete fatto a meโ.
Non cโรจ molto spazio per le interpretazioni, il Vangelo ci dice chiaramente che Dio รจ presente anche se non lo vediamo, e il luogo dove รจ presente รจ lโaltro che mi รจ accanto. Decidere di prendere sul serio le persone che abbiamo vicine, amarle, accoglierle come sono, perdonarle, fare qualcosa per esse, รจ lโunico modo attraverso cui possiamo fare qualcosa a Dio stesso.
Commento al brano del Vangelo di: Mt 25,31-46
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
PAGINA FACEBOOK



