don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 27 Febbraio 2023

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Se Dio fosse unโ€™evidenza non avremmo in realtร  molta scelta. รˆ proprio la sua apparente assenza che ci mette nella condizione di poter esercitare la nostra libertร . Questo appare evidente nella pagina del Vangelo di oggi in cui โ€œbuoni e cattiviโ€ sono accomunati dal medesimo stupore:

โ€œSignore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?โ€.

In fondo รจ lโ€™esperienza che facciamo tutti noi: infatti lโ€™unica cosa che vediamo con evidenza sono i volti dei fratelli e delle sorelle che abbiamo accanto, e molte volte questi volti non ci ricordano Dio, ma il loro brutto carattere, i loro errori, o anche la loro bellezza, i loro preghi, ma certamente non ci salta in mente di pensare che dietro ognuno di loro si nasconde Dio. Eppure la lezione del Vangelo di oggi รจ proprio questa: dice Gesรน

โ€œogni volta che avrete fatto o non avrete fatto qualcosa a uno di questi miei fratelli lo avrete fatto o non lo avrete fatto a meโ€.

Non cโ€™รจ molto spazio per le interpretazioni, il Vangelo ci dice chiaramente che Dio รจ presente anche se non lo vediamo, e il luogo dove รจ presente รจ lโ€™altro che mi รจ accanto. Decidere di prendere sul serio le persone che abbiamo vicine, amarle, accoglierle come sono, perdonarle, fare qualcosa per esse, รจ lโ€™unico modo attraverso cui possiamo fare qualcosa a Dio stesso.

Fonte


Commento al brano del Vangelo di: Mt 25,31-46
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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